Greta Beccaglia è tornata a parlare della violenza subita dal tifoso dopo la partita allo stadio di Empoli- Fiorentina. Ospite a “Non è l’arena” la giornalista sportiva ha rivelato di aver ricevuto delle minacce dopo aver denunciato il tifoso: “Mi hanno detto cose non carine, io ero in diretta, facevo il mio lavoro, mi sono passati accanto facendo commenti non belli sul fisico e non sulla partita. Mi è venuto addosso, mi ha fatto paura, mi sono sentita toccare ecco, mi ha toccato, in quel momento ho reagito con lo sguardo e io volevo portare a termine il mio collegamento”. Greta ha rivelato di aver sofferto molto per la situazione che si era creata e di aver avuto difficoltà a gestire l’impatto emotivo della vicenda: “E’ stata una settimana molto particolare, dopo l’accaduto e dopo che ho denunciato ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, ma allo stesso tempo tanti messaggi negativi, minacce, cattiverie, commenti che mi hanno ferita, ma dall’altra parte mi hanno dato anche la forza di voler condannare ancor di più quello che mi è accaduto, ovvero questo gesto, che è un gesto che per me non è normale e non è stata una settimana semplice per me”.
Greta però continua determinata la sua strada e non si lascia scalfire dalle minacce: “Che si parli di me e di quello che mi è accaduto credo che sia importante semplicemente perché il gesto non è normale, io ho più volte ho ripetuto che ho denunciato l’accaduto, poi sarà la giustizia a decidere se sarà molestia, violenza sessuale. Rischia molto, io non ho parlato con il personaggio però le scuse non bastano”.
Greta Beccaglia aggredita per un suo vecchio post: “Sono allibita”
Greta Beccaglia è stata attaccata per un vecchio post. la giovane aveva pubblicato la foto di un uomo che palpeggia una donna di fronte ad un quadro, col suo commento “arte & amore”. Ovviamente il nesso tra le due situazioni è inesistente, come spiega con rabbia la giornalista: “Come si può paragonare un uomo che tocca la sua donna, dunque con il suo consenso, insomma una coppia di innamorati, a una giornalista che viene toccata da uno sconosciuto, ovviamente senza consenso, in diretta TV? Io sono allibita, questa è ignoranza e a me fa paura. Sarebbe come paragonare lo stupro a due innamorati che vanno a letto”. La Beccaglia vorrebbe al più presto voltare pagina ed infatti già è tornata al suo posto di inviata per il turno infrasettimanale di Serie A, all’esterno dello stadio Franchi per Fiorentina-Sampdoria: “Non voglio essere ricordata come la giornalista molestata, voglio imparare sempre di più e proseguire nel mio sogno”, dice con fiducia nel futuro. L’altro giorno intanto ha ricevuto il pallone rosso, simbolo di violenza contro le donne, a margine del match di Serie B tra Perugia e Vicenza.