Greta Becaglia: molestata dopo Fiorentina-Empoli il 27 novembre
Greta Beccaglia è la giornalista che in occasione della partita di calcio Fiorentina-Empoli è stata protagonista involontaria di una palpeggiata all’esterno dello stadio in cui si era appena disputata la partita. La vicenda in sé risale al 27 novembre, mentre il 20 dicembre il gip Antonio Pezzuti ha condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione il ristoratore Andrea Serrani, autore del gesto. Non sconterà concretamente il carcere, ma per la stessa durata temporale dovrà partecipare ad un programma di reinserimento e recupero per chi commette violenza sessuale.
Inoltre, Greta Beccaglia riceverà un risarcimento da parte di Serrani pari a 10 mila euro, più ulteriori 10 mila a favore dell’Ordine e del Sindacato dei giornalisti, costituitisi parte civile. Ora, in un’intervista per Grazia lei si dice felice, “ora posso respirare“, ma sostiene anche che “mi stanno insultando tutti i social, come se io avessi commesso qualcosa di sbagliato”. “Sono travolta da insulti terribili“, spiega ancora Greta Beccaglia, “e molti arrivano da donne. Dicono che ho rovinato la vita a quest’uomo. Ma io gli ho solo detto che quello che stava facendo non andava bene”.
Greta Beccaglia: “Non è normale che un uomo si senta autorizzato a toccarti”
“Credo”, spiega ancora Greta Beccaglia nella sua intervista per Grazia, “che sia giusto dire a un uomo di non toccarti, se non lo vuoi. Senza consenso, c’è solo violenza“. In merito alla sentenza, invece, si dice soddisfatta, ringraziando l’Ordine e l’Associazione della stampa che “mi sono stati vicini”. Sul risarcimento, invece, sostiene che “se arriveranno, li devolverò a un’associazione che si occupa di contrasto alla violenza sulle donne”.
Ma nonostante ora Greta Beccaglia possa respirare nuovamente, le critiche sui social sarebbero particolarmente aspre. Qualcuno, racconta, dice “che mi sono fatta pubblicità e che ho preso dei soldi. È tutto falso. Anzi, è stata molto dura”. Ma di contro, sui social avrebbe avuto anche molti messaggi di supporto da parte di “tante giovani che hanno subito molestie simili alle mie, ma senza telecamere, e ho capito quanto serva essere forti. Io non mi sono mai fermata”. Ponendo, infine, un punto fermo alla vicenda Greta Beccaglia, spiega ancora una volta che “non è normale che un uomo si senta autorizzato a toccarti, a molestarti. Spero che dopo questa vicenda i ragazzi tengano le mani in tasca”.