Greta Ferro si racconta a Verissimo a pochi giorni dalla prima puntata di “Made in Italy”, la fiction dedicata alla grande moda italiana. “Non sapevo di essere stata scelta, l’ho capito ad un’altra prova lettura” – rivela la giovanissima attrice che precisa – “non lo avevo assolutamente capito e non ci ho dormito fino all’inizio della serie; una serie così importante con attori così bravi…avevo molta paura, ma per fortuna è passata”. Poi l’attrice racconta come è nato tutto: “mi è capitato un cortometraggio con il signor Armani che mi ha scelto per diventare uno dei volti beauty del brand e poi mi hanno chiamato gli sceneggiatori di Made in Italy”. Prima però la Ferro si è fatta conoscere come modella, ma anche in questo caso è iniziato tutto per caso: “sono arrivata a Milano dal Molise per iscrivermi all’università e una sera tornando a casa alla fermata del tram due persone si avvicinano. Prendo il mio spray al peperoncino, si avvicinano e gentilissimi mi chiedono se avessi mai pensato di fare la modella. Vuoi provare a fare due scatti? E da allora lavoro con loro”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Greta Ferro: “Made in Italy? All’inizio ero terrorizzata”
C’è anche Greta Ferro, tra gli ospiti della nuova puntata di Verissimo, il talk show del sabato pomeriggio di Canale 5 in onda oggi sempre sulla stessa rete a partire dalle 16. Greta è protagonista della serie Made in Italy, in cui interpreta Irene, giovane redattrice della rivista di moda Appeal. Un ruolo importante, per lei che è alle prime armi, soprattutto perché si trova ad affiancare grandi attori e volti noti del mondo dello spettacolo come Margherita Buy e Raoul Bova. “Le dico solo che all’inizio non avevo capito di essere la protagonista”, racconta la Ferro in un’intervista del 13 gennaio a Vanity Fair, precisando di averlo scoperto soltanto durante la lettura del copione. Quando poi i registi gliel’hanno confermato – dice – “ero terrorizzata, non dormivo e non riuscivo a mangiare. Non avendo mai avuto esperienza, non sapevo cosa aspettarmi: dopo la prima settimana di set ho seriamente pensato che non ce l’avrei fatta”.
Greta Ferro: “L’insegnamento più grande da Margherita Buy”
Alla fine, però, è andata bene, e questo anche grazie ai consigli che i suoi compagni di set hanno saputo darle. “È stata una grande scuola”, ammette con umiltà Greta Ferro, “essere vicino a loro e vederli in azione mi ha permesso di imparare tanto. È stato fondamentale capire in che maniera si approcciavano al personaggio”. Ma l’aiuto più grande gliel’ha dato la Buy, che lei chiama semplicemente ‘Margherita’, segno che sono già buone amiche: “Mi ha spiegato che era importante separare la vita privata dal set: quando giri, devi liberarti dalle pressioni e dedicare la tua persona e la tua mente al personaggio. All’inizio non è stato facile: la dedizione era talmente tanta che tornavo a casa e credevo ancora di essere negli anni Settanta”.
Greta Ferro racconta il suo esordio nel mondo della moda
La carriera stellare di Greta Ferro è decollata da Campobasso, città di cui sono originari i suoi nonni e in cui lei ha trascorso quasi tutta la sua infanzia e adolescenza. Fin da piccola, Greta ha trovato dei modi per evadere da quella realtà forse troppo ristretta: “Ho avuto la possibilità di trasferirmi all’estero più volte, prima negli Stati Uniti e poi in Cina. Mia madre insegna Economia e Management e si spostava spesso per fare ricerca, e io la seguivo. Pur venendo da un posto piccolo, essere abituata a viaggiare e a confrontarmi con mondi molto diversi rispetto a quelli che avrei potuto vivere a Campobasso mi ha aiutata tanto. Una volta tornata dalla Cina e aver frequentato l’ultimo anno di liceo classico, mi sono iscritta alla Bocconi pensando di studiare Economia, ma qualcosa non andava. Sentivo che mi mancava qualcosa”. A quel punto, ha iniziato a frequentare un corso alla Paolo Grassi, molto vicina alla facoltà, e così si è fatta notare prima da svariati marchi di moda (Armani su tutti) e poi da chi ha girato la serie tv. “Tutto è venuto da sé”, chiosa lei.