Il caso della sparizione di Greta Spreafico è tornato protagonista della diretta odierna di Chi l’ha visto che ha interpellato il cugino della donna – Romano -, partendo da una ricostruzione degli ultimissimi sviluppi: solo recentemente (infatti) sia l’amico Andrea Tosi che il fidanzato Gabriele Lietti con il quale condivideva una relazione da diversi mesi sono finiti nel registro degli indagati; mentre ovviamente entrambi si dicono del tutto innocenti dalla pesantissima accusa di omicidio preterintenzionale di Greta Spreafico.



Il cugino di Greta Spreafico ci tiene – dal conto suo – a mettere subito in chiaro che prima di sparire aveva vissuto “con la sua famiglia, i fratelli e la mamma” intaccando pesantemente la salute mentale della donna: “Con il fratello Simone – ricorda – ci sono sempre stati dei pesanti diverbi testimoniati anche dalle denunce che lei ha sporto”; ricordando peraltro che “aveva assunto un investigatore per indagare sull’avvelenamento” che imputava proprio ai fratelli. “Di Simone aveva una paura folle  – spiega ancora il cugino – [e] caratterialmente secondo me non si sarebbe mai suicidata e se l’avesse fatto avremmo trovato l’auto e sarebbe stata una morte plateale”.



Durante l’intervista a Romano, è intervenuto in telefonata anche l’altro cugino di Greta Spreafico – Piergiorgio – che ha ricordato come “Gabriele l’ha portata in Calabria per questa cura contro i metalli pesanti”, negando l’ipotesi dell’avvelenamento da parte dei fratelli e relegando le paure alle “mania di persecuzione” della cugina; ricordando anche che pochi giorni prima della sparizione “lei mi ha chiesto se poteva tornare a casa dai suoi familiari visto che era sola”.

Chi è Andrea Tosi e perché è indagato per la sparizione di Greta Spreafico

Soffermandoci un attimo su Andrea Tosi, sarebbe stato l’ultimo ad aver visto Greta Spreafico poco prima della scomparsa, nonché il primissimo indagato con ipotesi che poi furono accantonate: avrebbe destato diversi sospetti per aver nascosto agli inquirenti l’amore che nutriva nei suoi confronti – confessatole il giorno prima della sparizione -, raccontando (peraltro) che fosse lei ad essere innamorata.



In questi mesi ha sempre raccontato di aver salutato Greta Spreafico attorno alle 2 di notte del giorno in cui si sono perse le tracce della donna e ci ha sempre tenuto a mettere in chiaro che “era solo un’amica”: quella notte non l’avrebbe più vista e alla trasmissione di Rai 3 ha raccontato di averle telefonato – senza ottenere risposta – alcune volte, con i tabulati che smentiscono fermamente questa ipotesi e parlano (d’altra parte) di un messaggio che lui nega di aver inviato.

Greta Spreafico: tutti i dubbi sul fidanzato Gabriele

Per quanto riguarda Gabriele Lietti – il fidanzato di Greta Spreafico, entrato nella sua vita per la prima volta più di 30 anni fa ma con una relazione che è stata avviata nel 2020 nel pieno del lockdown – sappiamo per certo che tra loro sarebbero iniziati alcuni piccoli problemi dopo essersi trasferiti a vivere assieme: a mezzanotte del giorno della scomparsa lei avrebbe telefonato al fidanzato, ma dopo pochi secondi la chiamata si è interrotta e l’ultimo contatto risale alle 3 di notte quando lei le ha scritto che lo amava.

Ad aprire ai dubbi sulla figura di Greta Spreafico ci sarebbero stati alcuni testimoni che lo collocano a Porto Tolle proprio nella primissima mattina del 4 giugno (giorno della sparizione), mentre lui racconta di essere arrivato in tarda serata; così come insospettisce anche il famoso testamento in cui – nell’ottobre del 2021 – intestò tutti i suoi beni materiali al fidanzato, firmando anche un documento in cui precisa di essere nel pieno delle sue facoltà mentali.