Un indagato per omicidio e occultamento di cadavere nell’ambito del nuovo fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Rovigo sulla scomparsa di Greta Spreafico, cantante originaria di Erba sparita misteriosamente da Porto Tolle a una manciata di ore dal rogito per la vendita di una casa ereditata dal nonno. Un giallo intricato iniziato il 4 giugno 2022, giorno in cui della donna si è persa ogni traccia. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il caso sarebbe stato riaperto su impulso di una istanza dell’avvocato della madre, Nunzia Barzan, e l’identità del soggetto attualmente sotto l’occhio degli inquirenti non è stata resa nota.



La famiglia non ha mai creduto al suicidio né all’ipotesi di un allontanamento volontario, scenari che i parenti ritegono altamente improbabili anche alla luce del suo carattere e delle sue paure (negli ultimi tempi avrebbe manifestato il timore di qualcuno mai identificato). C’è un altro elemento che rafforza l’idea che non possa essersi tolta la vita: la sua auto, una Kia Picanto nera, non è mai stata ritrovata. Il mistero della rocker, a due anni esatti dal suo inizio, è ancora irrisolto ma la sensazione è che ci si trovi vicino ad un punto di svolta.



Simone, il fratello di Greta Spreafico: “Nella denuncia del fidanzato, tantissime cose che non tornano”

A Ore 14, il fratello di Greta Spreafico, Simone, ha ribadito di non credere al gesto estremo né a una scelta volontaria di allontanarsi da tutto e da tutti, anche perché sua sorella “aveva paura di restare sola” e spesso chiedeva la sua compagnia anche a casa. I dubbi e gli interrogativi dei parenti della cantante di Erba si concentrano sulla figura del fidanzato Gabriele Lietti, colui che ne denunciò la scomparsa e che, secondo i familiari, sarebbe stato indicato come erede nel secondo testamento fatto dalla 53enne dopo il primo nel quale avrebbe espresso la volontà di lasciare tutto alla madre.



Greta Spreafico non sarebbe rimasta sola neanche per una notte, andare via e sparire per due anni per noi è inverosimile. Oltretutto non si trova la macchina – ha proseguito il fratello –, non ci sono prelievi dai suoi conti, non sarebbe plausibile. Nemmeno il fatto che potesse togliersi la vita. Attraversava un periodo difficile, però non sarebbe arrivata a tanto. Greta aveva fatto un testamento a favore del fidanzato, cosa che sembra abbastanza strana perché ha cambiato tutto d’un tratto dopo aver intestato tutto alla mamma. Ci sembra strano che abbia cambiato le sue intenzioni da un momento all’altro. Nelle dichiarazioni fatte da Lietti ci sono moltissime incongruenze e anche nella denuncia che ha fatto, abbiamo già verificato che ci sono tantissime cose che non tornano“. Secondo quanto dichiarato dai familiari, il fidanzato di Greta Spreafico non avrebbe mai risposto ai messaggi e alle richieste di contatto da parte loro nei due anni trascorsi dalla misteriosa scomparsa della rocker.

Bruzzone: “Vicenda molto ingarbugliata, Greta Spreafico personalità fragile sotto diversi profili”

Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, la vicenda di Greta Spreafico è particolarmente complessa e a rendere il quadro ancora più ingarbugliato è il fatto che la personalità della donna sia “fragile sotto diversi profili, anche dal punto di vista affettivo“. Tra le anomalie del caso, il momento singolare nel quale è avvenuta la scomparsa: la cantante è sparita proprio quando la sua situazione economica stava verosimilmente per migliorare vista l’imminente conclusione dell’affare per la vendita dell’immobile ereditato dal nonno, motivo per cui si sarebbe aspettata di incassare diverse migliaia di euro e non avrebbe avuto alcun motivo per suicidarsi o non presentarsi all’appuntamento decisivo con l’acquirente. La casa in questione sarebbe stata parte di una eredità che, secondo la famiglia, potrebbe aver fatto gola a qualcuno.

La prima inchiesta, poi archiviata, aveva battuto una pista che si sarebbe rivelata priva di elementi determinati: in una prima fase, infatti, era stato indagato un uomo di 58 anni, amico di Greta Spreafico, che con lei avrebbe trascorso la serata precedente alla scomparsa. Lui aveva sempre negato un coinvolgimento e le indagini gli avrebbero dato ragione: l’attenzione degli inquirenti, da qualche giorno, sarebbe concentrata su un altro soggetto di cui non si conosce ancora il nome.