Possibile svolta per quanto riguarda il giallo della scomparsa di Greta Spreafico, cantante comasca sparita da Rovigo. Storie Italiane è tornato ad occuparsi del caso e ha avuto in collegamento il criminologo Ezio Denti, che sta indagando da tempo sul caso. La svolta è l’iscrizione sul registro degli indagati di un possibile sospettato, ma Ezio Denti vede ancora troppe cose che non quadrano, a cominciare dalla testimonianza del compagno della fidanzata: “L’anomalia, è che il venerdì si son sentiti con dei messaggi la sera (dice riferendosi al fidanzato di Greta Spreafico ndr), poi il sabato riceve un messaggio alle 3 di notte, ma non risponde perchè stava dormendo”.
“Dichiara poi di essere partito sabato sera, di essere arrivato a Rovigo la sera e di aver dormito sotto casa di Greta. Il problema è che non risultato le fasce orarie ne il giorno, oppure lui ha dormito due notti lì, sia il sabato notte che la domenica, anche se non è mai stato visto: non voglio additarlo ma le testimonianze non quadrano”.
GRETA SPREAFICO, TUTTE LE COSE CHE NON QUADRANO: LE PAROLE DI EZIO DENTI
Mistero anche su una chiave e una maglia nera: “Chi è entrato nella casa? Devo pensare che qualcuno è entrato in quella casa. Sono certo che dentro la spazzatura che io ho visto personalmente quella maglia nera non c’era, qualcuno quindi ce l’ha messo. In quella casa è facile entrare dalla finestra. Secondo me dal 20 febbraio al 15 marzo qualcuno ha fatto degli accessi a quella casa”.
Ezio Denti ha proseguito, sempre parlando del caso di Greta Spreafico: “Il suo fidanzato si è chiuso a riccio, non c’è grande collaborazione quindi. Nei faldoni manca un testamento che è stato fatto a favore del fidanzato”. Di nuovo sulla maglia: “Quella maglia era nella spazzatura dove c’era una puzza incredibile ma la maglia era profumata. Io ho tamponato anche la chiave per vedere tracce del dna, bisogna fare l’esame per capire se vi siano un altro dna, chi l’ha toccata?”. Su eventuali telecamere presenti: “Ce ne sono poche, ma l’auto di Greta non è stata vista uscire quindi si presuppone sia a Porto Tolle. Devo ricordare che Greta Spreafico non era in grado di guidare”. Poi ha aggiunto: “Il fidanzato ha detto che doveva incontrarsi a Verona, circa un’ora di strada da Porto Tolle e una strada abbastanza impegnativa per una donna che non guida molto bene. Però non sappiamo come mai si dovessero incontrare perchè il fidanzato non ce l’ha detto”.