Storie Italiane è tornato stamane sul caso di Greta Spreafico, la cantante comasca sparita 18 mesi fa da Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Un vero e proprio mistero la sparizione di Greta Spreafico e più passano i giorni e più c’è il rischio che il caso non venga risolto. In collegamento vi era Davide Barzan, il consulente della famiglia di Greta Spreafico, che ha precisato: “Il pm dichiara che il suo fidanzato era poco credibile perchè ha avuto dei frantendimenti e ha omesso di dire delle cose”, le prime parole di Barzan riferendosi alla figura di Lietti, il compagno di Greta Spreafico. “C’era una discrepanza fra denuncia presentata e ciò che aveva detto dinanzi al ministero”.
Davide Barzan, prima di congedarsi, ha spiegato: “Ma una persona che soffriva di psichosi può fare testamento? Ce lo dice il codice civile, assolutamente no, non era in grado di fare un testamento olografo. Il pm ci dice anche che il Lietti avrebbe potuto avere un movente nella sparizione della compagna visto che Spreafico ha lasciato ogni mobile e immobile a Lietti e non lo dice Barzan, lo dice pm”.
SPARIZIONE DI GRETA SPREAFICO: DENUNCIA VERSO ANONIMI PER CIRCONVEZIONE DI INCAPACE
E ancora: “Un testamento olografo una persona che soffre di psicosi e mania di persecuzione non può farlo. Il testamento olografo è quello fatto a penna a mio avviso Greta avrebbe dovuto fare un testamento davanti ad un notaio o ad un medico. Lei lo ha fatto non da un notaio. C’era qualcuno lì davanti? Questo non lo posso dire ma il testamento è a favore del suo fidanzato o dell’ex fidanzato”.
Ovviamente noi prendiamo le distanze da qualsiasi tipo di sospetto nei confronti del fidanzato di Greta Spreafico, tra l’altro non è assolutamente fra gli indagati. Davide Barzan ha concluso dicendo: “La mamma ha denunciato verso anonimi per circonvenzione di incapace”.