Gli ultimi aggiornamenti sul caso di Greta Spreafico, la donna erbese scomparsa dal giugno del 2022 da Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Ieri c’è stata una visita presso l’abitazione di Erba, in provincia di Como, della cantante, per fare un inventario in merito ai beni della stessa scomparsa. Storie Italiane era sul posto ed ha intervistato Edoardo, il fratello di Greta Spreafico, che ha spiegato: “Il geometra è venuto qui a fare un sopralluogo dei beni della casa di famiglia e anche di Greta, ha fatto le foto perchè volevamo avere un quadro generale sulla situazione patrimoniale di Greta visto che secondo noi potrebbe essere un movente. qui abbiamo vissuto con i nostri genitori per più di 25 anni, abbiamo frequentato questa casa anche dopo, abbiamo fatto feste, è stato un luogo gioviale, suscita dei bei ricordi”.
E ancora: “Noi avevamo cura di Greta, volevamo che continuasse a fare le cure che stava seguendo (per dei problemi di natura psichiatrica ndr) e che avevano anche sortito un buon effetto su di lei come documentato anche da video, quando si è allontanata di casa ha seguito cure alternative ottenendo risultati pessimi”.
GRETA SPREAFICO, IL FRATELLO: “IL TESTAMENTO…”
Il fratello di Greta Spreafico ha concluso: “Fino a poco prima di scomparire ha fatto testamento alla mamma poi nell’ultimo periodo ha cambiato le sue volontà testamentarie, i beni di Greta potevano sicuramente fare gola a qualcuno”. Ed è qui che secondo Davide Barzan, consulente della famiglia di Greta Spreafico, si starebbe approfondendo l’indagine degli inquirenti.
“Il movente è di tipo economico – sottolinea il consulente intervistato da Storie Italiane – ieri hanno fatto su nostra richiesta questa ricognizione dei beni mobili e immobili per valutare il patrimonio di Greta visto che il movente è di tipo economico, bisogna partire dai soldi di Greta e seguire i soldi, abbiamo finalmente dopo due anni e mezzo due indagati”, ricordiamo Andrea Tosi, amico della scomparsa, e Gabriele Lietti, l’ex fidanzato della stessa donna “La prima volta – ha continuato Barzan ribadendo un concetto già espresso più volte in passato – il fascicolo era stato aperto per sequestro di persona, indagine archiviata, poi si è riaperta l’indagine.
GRETA SPREAFICO, LE PAROLE DI BARZAN: “ASPETTIAMO SVILUPPI IMMEDIATI”
Barzan ha continuato: “Noi aspettiamo sviluppi immediati perchè la famiglia di Greta Spreafico vuole sapere che fine abbia fatto Greta e dove si trova la macchina. Una inchiesta partita con un grave pregiudizio dalla procura perchè pensava che Greta si fosse allontanata e suicidata, e dopo due anni e mezzo abbiamo dovuto fare i salti mortali per comprendere cosa sia accaduto, la famiglia non crede che si sia suicidata. adesso ci sono due indagati, ci sono tante contraddizioni che saranno ben valutate dagli inquirenti”.
Edoardo Lucarelli, che sta seguendo la vicenda da anni, ha spiegato: “Ieri un tassello importante, si sta cercando di ricostruire il puzzle patrimoniale di Greta, quelli che erano i suoi averi e che potrebbero costituire un movente. Il reato d’accusa è omicidio preterintenzionale con soppressione di cadavere, ma l’alone di mistero delle parti interessate ha portato la procura a fare ulteriori ricerche. I vigili del fuoco hanno scandagliato il Po per cinque giorni ma ci hanno fatto sapere che servirebbero dei macchinari che scavano molto più a fondo, trovare la macchina vorrebbe dire trovare Greta”.