La scomparsa di Greta Spreafico è un vero e proprio rompicapo. Da quasi un anno, da quel 4 giugno 2022 in cui si persero le sue tracce a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, la cantante 53enne di Erba sembra al centro di un mistero sempre più fitto. Nel corso dei mesi si sono rincorse varie ipotesi, dal suicidio all’omicidio (ed è quest’ultima la pista al vaglio nell’inchiesta della Procura in cui sarebbe iscritto un nome nel registro degli indagati), ma non c’è ancora una svolta.



Poche ore fa, la trasmissione Iceberg, condotta da Marco Oliva, ha mandato in onda una nuova testimonianza che getta altre ombre sull’enigma di Greta Spreafico. Una donna sostiene di averla vista viva il 9 giugno, cioè 5 giorni dopo la scomparsa, e si dice sicura che fosse lei. L’avrebbe riconosciuta dopo aver osservato le foto della cantante che, tra tv e social, iniziavano a circolare insistemente nelle maglie delle cronache. Il racconto della testimone si somma a quanto descritto da un’altra persona, un vicino di casa di Greta Spreafico proprio a Porto Tolle, che ha riferito di averla persino salutata alle 11 del mattino quando, vedendola scendere le scale della sua abitazione, per la ricostruzione ufficiale era già una donna scomparsa. Inizialmente, infatti, si è ipotizzato che l’ultimo ad aver avuto contatti con la cantante fosse stato Andrea Tosi, l’amico conosciuto sui social con cui Greta Spreafico avrebbe passato l’ultima serata prima che le sue tracce si perdessero in un limbo di domande ancora senza risposta.



Il racconto della donna che dice di aver visto Greta Spreafico alcuni giorni dopo la scomparsa

La testimone, intervistata da Iceberg sul presunto avvistamento di Greta Spreafico che sarebbe avvenuto 5 giorni dopo la sparizione della cantante, ha dichiarato di essere certa che si trattasse proprio della 53enne di Erba le cui tracce si sono perse ufficialmente a Porto Tolle (Rovigo) il 4 giugno dello scorso anno. “Per me era lei, il viso è quello, quando ho visto la foto ho pensato ‘Ma se l’ho appena incrociata? È lei questa qua’. Non ci ho pensato un attimo e ho chiamato subito i carabinieri“. La donna avrebbe allertato immediatamente le forze dell’ordine, e il suo racconto potrebbe introdurre un tassello importante nel mosaico di elementi che compongono il giallo.



L’ho vista il 9 giugno, sono sicura al 100% che fosse quel giorno, era a piedi e aveva uno zaino abbastanza grande in spalla. Aveva anche uno scatolone in mano, però era vuoto. L’ho notata, ho rallentato perché pensavo attraversasse prima del mio passaggio, ho rallentato, ho visto che si era fermata e l’ho guardata anche in faccia. Una volta arrivata a casa, mi è saltato fuori l’annuncio che questa persona era scomparsa. Ho detto ‘È lei, l’ho vista, è lei‘”. La testimone, convinta di aver visto realmente Greta Spreafico, dopo aver appreso dell’allerta sulla sparizione sarebbe uscita nuovamente di casa per cercarla, ma senza esito. Nel giallo c’è anche il rompicapo dellauto sparita nel nulla: la Kia Picanto nera di Greta Spreafico, targata EF 080 DT, non è stata ancora ritrovata.