L’avvocato Barzan, difensore della mamma di Greta Spreafico, ospite di Storie Italiane spiega: “Io sono il legale della madre, che ha sporto querela nei confronti di ignoti per circonvenzione di incapace. Mi vorrei soffermare su un questione: quando sono stata chiamata ho ritenuto immediatamente di far sporgere querela. Le dichiarazioni del compagno di Greta sui rapporti della donna con la famiglia, vanno riscontrate. Chiaro che se una persona ha interesse, potrebbe mascherare. Queste dichiarazioni potrebbero non essere veritiere. Questo quadro indiziario forte porta ad iscrivere la notizia di reato nel registro degli indagati”.
Secondo l’avvocato, “Ci sono elementi precisi e concordanti che vanno tutti nella stessa direzione. Allora è possibile che l’interesse economico sia la leva di tutto. È importante capire che siamo in un momento delle indagini in cui è cambiato qualcosa. C’è un indagato e questa è una novità assoluta e positiva”. Intanto la vicina di casa di Greta, la signora Adriana, ricorda di aver visto il fidanzato della donna la domenica mattina, vicino la Chiesa. Lui sostiene invece di essere arrivato a Porto Tolle la sera.
Greta Spreafico, c’è un nome nel registro degli indagati?
C’è un nome scritto sul registro degli indagati per la scomparsa di Greta Spreafico. Gli inquirenti hanno scoperto anche che nella vita della donna c’era uno stalker, più volte avvistato anche vicino la casa di Porto Tolle. Più volte la cantante si era lamentata di questa persona, che però avrebbe un alibi per la notte della scomparsa e non avrebbe fatto del male alla donna. C’è però adesso un indagato, anche per un reato diverso a quello a cui si pensava originariamente, ossia quello di sequestro di persona. Adesso, con tutta probabilità si sta pensando all’omicidio.
Un cugino di Greta, a Storie Italiane, racconta: “Io, mia zia Rosaria e gli avvocati abbiamo chiesto al presidente del Tribunale di Como di nominare un curatore super partes in modo tale che tutti i beni di Greta vadano in mano a questa persona. Relativamente al testamento, ho visto che Greta andava da un avvocato di Erba per redigerlo. Lei lasciava tutto a Gabriele, anche alla luce di tutti i problemi che aveva con i familiari all’epoca”. La donna aveva diversi problemi in famiglia: in molti pensavano infatti che avesse problemi a livello psicologico mentre per il fidanzato non era così.
L’investigatore: “Greta Spreafico aveva paura”
Ezio Denti, investigatore privato, racconta: “È un dato certo che questa donna avesse paura. A me aveva detto che aveva paura che qualcuno potesse farle del male. Oggi ho il rammarico di non aver preso fortemente in considerazione quelle parole. Lei manifestava un problema che non era attinente al denaro. Ora vedo però che ci sono molti interessi economici. Tutto mi sembra rivolto a una posizione economica. Ricordiamo che i fratelli avevano già rinunciato all’eredità dopo la morte del madre. Era in possesso della casa della mamma e della casa di Porto Tolle. Lei aveva deciso di non venderla più”.
L’investigatore, che Greta Spreafico aveva assoldato perché aveva paura, racconta ancora: “Mi è stato conferito l’incarico di fare accertamenti su determinate persone. Chiaro dalle indagini effettuate che non ci fosse nulla di concreto rispetto ai suoi timori. Lei però aveva voglia di trasferirsi a Porto Tolle, non voleva più vendere quell’immobile, voleva vivere lì. Io mi sono fatto l’idea che in ambito familiare lei non viveva bene. Forse aveva anche la sua mentalità e altro. Gli accertamenti che sono stati fatti nella vita delle persone delle quali lei aveva timore non hanno mostrato nulla. Lei mi ha revocato il mandato come investigatore, inviandomi una Pec che lei non aveva. Dunque qualcuno le ha aperto la Pec e scritto la mail e noi sappiamo chi è”.