Il giallo di Greta Spreafico, a oltre due anni dal suo inizio, è ancora senza soluzione. La cantante di Erba, 53enne al momento della scomparsa, si trovava a Porto Tolle (Rovigo) poco prima che di lei si perdesse ogni traccia. Sparita misteriosamente anche la sua macchina, una Kia Picanto nera con cui si era spostata proprio nelle ore precedenti alla sparizione.
Oggi la vicenda torna a Chi l’ha visto? con un focus sullo stato psicologico di Greta Spreafico che, poco prima della scomparsa, temeva per la propria incolumità. Aveva paura di qualcuno o qualcosa, ma finora non è stato possibile accertare di cosa si trattasse.
Greta Spreafico temeva per la sua vita prima della scomparsa
Nel mistero che ancora oggi avvolge la sorte di Greta Spreafico, l’ombra delle sue paure resta uno nodo centrale attraverso cui, forse, potrebbe passare la soluzione del giallo. Capire perché la 53enne temeva per la sua vita prima della scomparsa potrebbe rivelarsi decisivo per arrivare alla verità sulla sparizione avvenuta il 4 giugno 2022 a Porto Tolle.
Due persone risultano iscritte nel registro degli indagati per le ipotesi di omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere: l’ex fidanzato della donna, Gabriele Lietti, e un amico della stessa, Andrea Tosi. Al momento, però, non c’è alcuna svolta nel caso. Della paura di Greta Spreafico parlò per primo Ezio Denti, investigatore privato che la donna aveva ingaggiato poche settimane prima della scomparsa per risolvere delle questioni personali mai del tutto precisate. Problemi che avrebbero gettato la 53enne in un limbo di ansia e terrore.