Ancora nessuna traccia di Greta Spreafico, la cantante 53enne originaria di Erba scomparsa da Porto Tolle, in provincia di Rovigo, il 4 giugno scorso dopo una serata trascorsa in compagnia di un uomo conosciuto sui social, Andrea Tosi. Quest’ultimo ha detto di aver passato con lei diverse ore prima della sparizione, concludendo alle 2 di notte un’uscita insieme a girare lungo il delta del Po e a bere qualche birra presa in alcuni locali della zona. Della donna e della sua auto, una Kia Picanto nera targata EF 080 DT, da allora non c’è ombra. Il cugino di Greta Spreafico, ai microfoni di Iceberg, su Telelombardia, punta l’attenzione proprio su quella macchina e ritiene che la scomparsa del veicolo costituisca un nodo centrale nell’enigma. L’uomo avrebbe inoltre parlato di “3 telefonate sospette dalla Svizzera” sottoposte al vaglio degli inquirenti.
Nel giallo, iniziato ormai 6 mesi fa, si innestano l’apertura di una inchiesta per sequestro di persona da parte della Procura di Rovigo e le dichiarazioni del compagno di Greta Spreafico, Gabriele Lietti, che sostiene avesse alcune “paure” non meglio specificate. Una versione che l’investigatore privato Ezio Denti, contattato dalla 53enne nell’aprile scorso in seguito a presunte “minacce” per la sua incolumità da parte di alcuni soggetti, avrebbe raffforzato dipingendo Greta Spreafico come fortemente “preoccupata”. A supporto di questo scenario, un audio inviato dalla donna allo stesso Denti ricalca i suoi timori: “Voglio solo vivere e mi creda, sono terrorizzata a morte. Io non so se sono in grado di sopportare questa cosa, io ho paura e ne ho ben diritto. Le confesso che sono estremamente impaurita”.
Il cugino di Greta Spreafico: “La sparizione dell’auto è il vero enigma”
Il cugino di Greta Spreafico è stato raggiunto dalle telecamere della trasmissione di Marco Oliva per dire la sua sulla sparizione della donna. La speranza di trovare in vita la 53enne non si spegne, ma sono troppi i mesi trascorsi nel suo silenzio e troppe, ancora, le domande senza una risposta intorno al caso della cantante di Erba. Secondo il compagno, Gabriele Lietti, la donna “non può essersi allontanata” volontariamente. Voleva vivere Greta, come lei stessa aveva detto nel messaggio vocale dai toni disperati inviato all’investigatore Ezio Denti per chiedergli aiuto.
Stando al racconto del cugino di Greta Spreafico a Iceberg, ci sarebbero “3 telefonate sospette dalla Svizzera” ricevute dopo la scomparsa della donna e segnalate alle forze dell’ordine per chiarirne la natura. L’uomo non esclude che la cugina possa essersi diretta all’estero per “fare un giro”, ma ad alimentare i sospetti di qualcosa di più grave è l’irreperibilità della sua auto. La famosa Kia Picanto nera mostrata più volte da Chi l’ha visto? in cui, nell’ultima immagine che vede Greta Spreafico prima della sparizione, è impressa la sua figura seduta lato passeggero. Alla guida, secondo la ricostruzione, proprio Andrea Tosi che ha detto di averla accompagnata in giro perché “troppo scossa” per stare al volante. Quale fosse il motivo del presunto turbamento di Greta Spreafico, riferito da Andrea Tosi nelle sue interviste, non è chiaro. Lui stesso dice di non aver capito esattamente cosa le passasse per la testa, ma è sicuro che “non era tranquilla“.
Il racconto di Andrea Tosi e della sua compagna sulle ultime ore con Greta Spreafico
La famiglia, il compagno e gli amici di Greta Spreafico hanno rivolto diversi appelli in tv affinché il giallo della 53enne scomparsa a Porto Tolle – dove si era recata nel giugno scorso per concludere la vendita di un immobile ereditato dal nonno – si risolva con il suo ritrovamento. Ad oggi di lei e della sua macchina non c’è traccia, e sono tanti i punti oscuri che alimentano il mistero. Su tutti quello sulle ultime ore trascorse dalla cantante di Erba insieme ad Andrea Tosi, giardiniere che aveva conosciuto sui social e che avrebbe incontrato di persona proprio poco prima di sparire. L’uomo dice di aver fatto un lungo giro in macchina con lei “senza fermarsi” mai, lungo il delta del Po, ma la versione della sua compagna, intervistata da Chi l’ha visto?, restituisce un’altra fotografia degli eventi.
Secondo la donna, che si chiama Giulia, i due si sarebbero diretti in zona Barricata per trascorrere del tempo al mare ed è in quella occasione che Andrea Tosi avrebbe scoperto la presenza di una grossa somma di denaro nel portafogli di Greta Spreafico. Un’altra contraddizione tra i racconti della coppia riguarda la conclusione della serata in cui Greta Spreafico è scomparsa: secondo l’uomo, la 53enne gli avrebbe chiesto di stare insieme in casa per passare dell’altro tempo con lui in amicizia, “senza malizia”, ma la compagna del giardiniere ha detto che ci sarebbe stato un tentativo di contatto fisico, quasi un interesse, da parte della cantante verso di lui. Le dichiarazioni di Tosi e della sua compagna sembrano convergere, secondo quanto emerso, su un punto: Tosi avrebbe notato i soldi nel portafogli di Greta Spreafico perché lei glielo avrebbe affidato per pagare una birra al bar. Ricostruzioni che ora sarebbero al vaglio degli inquirenti.