L’attivista minorenne Greta Thunberg andrà a tenere un discorso sul clima – e sul suo perenne sciopero “Fridays for Future” contro il surriscaldamento globale – alla sede dell’Onu a New York il prossimo mese di settembre, ripetendosi poi alla riunione del COP25 in Cile nel mese di dicembre. Fin qui, nulla di “strano” se si eccettua ormai l’abitudine che crea questa ragazzina giovanissima impegnata a sfidare i grandi della Terra sui temi ambientali e sulla eco-sostenibilità. Ma la notizia vera oggi è un’altra: Greta andrà sì negli Usa all’Onu ma non lo farà in aereo bensì… in barca a vela. In una sorta di “decrescita felice” auto-scelta per evitare di consumare troppo, la giovane attivista svedese ha annunciato stamani che da metà agosto salperà per la rotta di New York in barca, esattamente come avveniva una volta prima dell’invenzione dell’aereo. Dopo aver annunciato di essersi presa un anno di “pausa” dagli studi e della scuola, Greta Thunberg in queste settimane sta preparando oltre ai vari impegni divenuti ormai “istituzionali” il suo intervento alle Nazioni Unite. La 16enne svedese si prepara a salpare circa per metà agosto a bordo della “Malizia II”, una barca a vela messa a disposizione dalla “Prince Alberto II of Monaco Foundation”, la fondazione del principe di Monaco.



GRETA THUNBERG ALL’ONU IN BARCA A VELA

Con Greta ci saranno a bordo il padre Svante Thunberg, il registra Nathan Grossman di B-Reel Films che girerà un documentario sulla traversata e per fortuna anche un’esperto di traversate (visto che il viaggio sarà tutt’altro che semplice lungo l’intero Oceano Atlantico) come lo skipper Boris Herrmann. A bordo ci sarà anche il fondatore del team Malizia nonché terzo figlio della principessa Carolina di Monaco e marito dell’italiana Beatrice Borromeo, Pierre Casiraghi: diversi ricercatori e studiosi del clima si uniranno alla “traversata Greta Thunberg” per effettuare rilevazioni nell’Oceano durante l’attraversata. Greta intende così risparmiare tonnellate di CO2 rispetto a un aereo di linea ma soprattutto ma navigherà tramite l’energia eolica e alla dotazione di pannelli solari e turbine sottomarine a “zero emissioni”. «Parteciperò al vertice delle Nazioni Unite per l’azione per il clima a New York, la COP25 a Santiago e altri eventi lungo il cammino. Mi è stato offerto un giro sulla barca da regata 60 piedi Malizia II. Navigheremo attraverso l’Oceano Atlantico dal Regno Unito a New York a metà agosto. La scienza è chiara», scrive sui social la stessa attivista con la sindrome di Asperger. Nell’intervento all’Onu il 23 settembre prossimo, Greta proseguirà nel suo intento di messaggio comunitario “pro-clima” e “pro-ambiente”: «Dobbiamo iniziare a piegare la curva delle emissioni drasticamente verso il basso entro il 2020, se vogliamo avere ancora la possibilità di rimanere al di sotto di 1,5 gradi di aumento della temperatura globale. Abbiamo ancora una finestra temporale in cui le cose sono nelle nostre mani. Ma quella finestra si sta chiudendo velocemente. Ecco perché ho deciso di fare questo viaggio ora. Nell’ultimo anno, milioni di giovani hanno alzato la voce per far svegliare i leader mondiali dal clima e dalla crisi ecologica. Nei prossimi mesi, gli eventi a New York e Santiago del Cile mostreranno se hanno ascoltato». Un ideale? Una fede? Un’esperienza? No, per Greta Thunberg il significato ultimo è che tramite i giovani di oggi si possa realmente fari sì che «il mondo si unisca dietro la scienza».

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