La più famosa attivista per il clima al mondo, leggasi la giovane svedese Greta Thunberg, è stata condannata in patria dopo essere stata fermata tempo fa durante una manifestazione. Nel dettaglio, come si legge sul sito di Rai News, Greta Thunberg è stata condannata al pagamento di una multa pari a 2.500 corone svedese, al cambio circa 216 euro, per resistenza alla polizia durante una protesta pro ambiente che si era tenuto il mese scorso in un impianto petrolifero.
L’attivista, che oggi ha 20 anni, ha ammesso di aver compiuto un illecito ma ha comunque affermato che la lotta contro l’industria dei combustibili fossi rappresenta per lei una forma di autodifesa alla luce della forte minaccia rappresentata dal cambiamento climatico ormai messo in atto dopo anni di incuria nei confronti dell’ambiente da parte dell’uomo. “Non possiamo salvare il mondo rispettando le regole”, ha detto ai giornalisti la stessa Greta Thunberg dopo aver lasciato il tribunale e ascolto il verdetto, aggiungendo che “sicuramente non” si tirerà indietro. Le argomentazioni dell’attivista non sono state comunque prese in considerazione da parte dei giudici che alla fine hanno deciso di condannare la giovane svedese, seppur con una multa quasi simbolica.
GRETA THUNBERG CONDANNATA IN SVEZIA: IL COMMENTO DELLA COLLEGA IRMA KJELLESTROM
Greta Thunberg, ricorda ancora RaiNews attraverso il suo portale online, è stata accusata assieme ad altri giovani attivisti del movimento Reclaim the Future, di aver disobbedito all’ordine di disperdersi durante una protesta che si era tenuta poco più di un mese fa, lo scorso 19 giugno, in quel di Malmo, nota località della Svezia.
“Il tribunale vede le nostre azioni di autodifesa come un crimine”, ha aggiunto Irma Kjellestrom, portavoce del movimento ambientalista di cui sopra, che era presente ieri per la sentenza nonché il mese scorso per la protesta. Irma ha aggiunto e concluso che gli attivisti “devono trovarsi esattamente dove viene fatto il danno”. Poche ore dopo la condanna gli attivisti sono tornati nel terminal petrolifero di Malmo per un’altra protesta.