Dopo aver annunciato di voler passare il testimone, Greta Thunberg è tornata in prima linea per la causa ecologista. La celebre attivista svedese è stata protagonista delle proteste in Germania, per la precisione a Luetzerath, in Nordreno-Vestfalia, e ora si è spostata a Davos, dove è in corso il Forum economico mondiale. Assieme a Vanessa Nakate, Helena Gualinga e Luisa Neubauer, la ventenne è tornata all’attacco dei grandi gruppi energetici.
“Fermate immediatamente l’apertura di nuovi siti di estrazione di petrolio, gas e carbone, e smettetela di bloccare la transizione verso l’energia pulita”, è il messaggio di Greta Thunberg riportato dall’Ansa. La paladina dell’ambientalista si è scagliata contro i top manager dell’energia, rei di sapere da decenni “che i combustibili fossili causano catastrofici cambiamenti climatici”. A suo avviso, costoro “hanno ingannato” politici e pubblico, se non cambieranno direzione “saranno chiamati alle loro responsabilità con azioni legali”.
La protesta di Greta Thunberg a Davos
Greta Thunberg ha accusato il Forum di Davos di riunire “le persone che più stanno alimentando la distruzione del pianeta”. E’ assurdo ascoltarle, a suo avviso: “Sembra che stiamo ascoltando loro piuttosto che le persone che sono effettivamente colpite dalla crisi climatica, le persone che vivono in prima linea, e questo ci dice quanto sia assurda la situazione”.
Come anticipato, Greta Thunberg si è già resa protagonista di proteste negli scorsi giorni in Germania. La svedese si è recata a Luetzerath, in Nordreno-Vestfalia, il villaggio tedesco che sarà destinato a un sito di estrazione di carbone da parte dell’azienda energetica Rwe. L’attivista è stata arrestata in due occasioni e poi rilasciata. Al suo fianco anche l’ex vice di Clinton, Al Gore: “Sono d’accordo con lei quando dice che l’espansione della miniera è un tradimento delle generazioni presenti e future”.