Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che con la sua perseveranza e il suo carisma ha condotto e sta tuttora conducendo un’importante campagna di sensibilizzazione in materia di rispetto dell’ambiente e del pianeta su cui viviamo, è tornata a parlare in un’intervista concessa a “Green and Blue”, mensile in edicola gratuitamente quest’oggi insieme a tutti giornali appartenenti al gruppo Gedi. L’ha fatto dalla sua casa di Stoccolma, da cui ha fatto sapere che “ora c’è posto per la speranza. In realtà, nel mio cuore c’è sempre stato, anche se all’inizio ho dovuto usare parole forti per attirare l’attenzione delle persone, perché per decenni chi si batteva contro i cambiamenti climatici non era stato ascoltato”.



La giovane ha rivolto che tra la Greta di oggi e quella di quando tutto questo è iniziato c’è una grande differenza: prima era, e per certi versi lo è ancora, molto timida e riservata. Parlava poco, stava spesso da sola nella sua stanza senza far nulla. Era, insomma, convinta che non contasse niente, perché era troppo piccola e non poteva fare la differenza. Oggi, invece, è molto più felice, ha tantissimi amici, sente che la sua vita ora ha un senso e ha molte passioni: la danza, i puzzle, il ricamo. Senza dimenticare l’amore per i suoi cani, per la lettura e per l’ascolto degli audiolibri.



GRETA THUNBERG: “ABBIATE PAZIENZA, TORNEREMO PRESTO IN PIAZZA”

Nel suo intervento su “Green and Blue”, Greta Thunberg ha parlato dei Fridays For Future, rivolgendosi ai giovani che, come lei, hanno animato in questi anni la manifestazione: “Abbiate pazienza, arriverà presto il momento in cui torneremo in piazza. La pandemia non ha cancellato la crisi climatica, l’ha resa solo meno urgente agli occhi dell’opinione pubblica”. Inoltre, secondo la ragazza scandinava non ha ripudiato verbalmente la disobbedienza civile, purché, parole sue, sia fatta in modo da arrecare alla società più benefici che danni.



Infine, una critica gli Stati Uniti d’America e all’Europa, ancora troppo cauti nelle loro politiche climatiche, restando con i piedi per terra: “La colonizzazione di Marte da parte degli umani? È una prospettiva affascinante, ma forse prima di trovare un altro pianeta dovremmo avere cura di quello che ci ospita”.