Prima prova dell’esame di Stato, Maturità 2019 con l’incognita Greta Thunberg: la paladina dell’ambiente sarà protagonista in una delle tracce del tema d’italiano? Come vi abbiamo raccontato, negli ultimi giorni si è vociferato sulla possibilità di un argomento relativo all’attivismo della giovane svedese e al cambiamento climatico e diversi maturandi hanno detto la loro sui social network nelle ultime ore. C’è chi è pronto a scommettere sulla presenza di Greta in uno dei sette titoli della prima prova e chi, invece, scarta l’ipotesi perchè sarebbe troppo scontata. Ecco una carrellata di commenti: «Se dovesse veramente uscire il tema sull’inquinamento e Greta Thunberg sarei non contenta, di più», «10 euro che una traccia è sull’ambiente e Greta Thunberg #maturita2019», «Mi sto informando sull’inquinamento e su Greta Thunberg per la prima prova. Per quanto conoscessi la tragicità della situazione, studiare tutti i dati fa venire i brividi», «Raga ma secondo voi, visto che tutti si aspettano che esca qualcosa relativo a Greta Thunberg, è più probabile che non esca o che esca perché, visto che tutti lo dicono, tutti si aspettano che invece non esca?». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LA PAGELLA DI GRETA THUNBERG

Greta Thunberg, dal top dell’ambiente al top della scuola: la giovane attivista svedese, secondo i bookmaker in pole per il Nobel per la pace, ha raccolto un ottimo risultato scolastico. Nonostante le lezioni perse per sostenere le sue battaglie ambientaliste, la sedicenne ha concluso il nono anno alla Kringlaskolan a Soedertaelje di Stoccolma cone quattordici “A” (voto massimo) su diciannove materie. Massimo dei voti in materie come matematica, inglese, francese, fisica e storia, mentre per quelle andate meno bene è una “B”: tra queste svedese, ginnastica e scienze del consumo. Un grande risultato, anche se lascia qualche dubbio il fatto che sia riuscita a raccogliere questi super voti nonostante i giorni di lezioni persi durante l’anno. Senza dimenticare che la giovane attivista il prossimo anno non frequenterà: si dedicherà esclusivamente alla lotta per l’ambiente. Road to Nobel? (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DAL TEMA DI MATURITA’ A BARACK OBAMA

E se fosse Greta Thunberg una delle “protagoniste” della imminente Maturità 2019? La certezza non c’è mai chiaramente eppure il Miur potrebbe davvero inserire nell’anno della sfida ambientalista dei ragazzi di tutto il mondo – del movimento “Fridays for Future” nato proprio dagli scioperi della 16enne svedese – qualche documento o ancor meglio una traccia della Prima Prova di Maturità 2019 “dedicata” alla ragazzina più famosa al mondo in questo ultimo anno. Dall’attualità al tema argomentativo, l’Esame di Stato Miur potrebbe vertere qualche documento/tematica proprio sull’ambientalismo, la lotta contro il surriscaldamento climatico e soprattutto – forse l’elemento che sarebbe più interessante in un tema – il rapporto tra mondo degli adulti e giovani, tra politica e sfide che la globalità del futuro “impone” ai giovani di oggi. Ha lamentato l’assenza totale delle istituzioni in questi ultimi anni nella difesa della Terra e dell’ambiente, ha presenziato poi in fila a Onu, Nato, Parlamento Europeo e nelle principali piazze d’Europa per manifestare con altri ragazzi e attivisti per la “sua” Terra: Greta Thunberg, affetta dalla sindrome di Asperger, è tutt’altro che “ininfluente” in questo momento e un trend potenziale che il Ministero potrebbe sfruttare per inserirlo nel plico telematico in apertura domani mattina con il via alla Maturità.



GRETA THUMBERG: L’ENDORSEMENT DI OBAMA

Non solo, da ieri è giunto anche il definitivo “endorsement” dell’ex Presidente Barack Obama, molto seguito dai giovani e impegnato anch’egli nella sfida per il clima del futuro (anche se negli 8 anni alla Casa Bianca non è che i suoi provvedimenti siano stati molto diversi da quelli attuali di Donald Trump…): «Yes we can (Si, possiamo), Greta. Sono fiducioso grazie a te e a tutti i giovani che stanno lottando per proteggere il pianeta. Continua a farlo”», ha scritto Obama su Twitter riferendosi proprio a Greta Thunberg e a i tanti ragazzi-attivisti in giro per il mondo. Il motto è quello obamiano-liberal e da ieri, è definitivo, il nuovo “asse” culturale e politico per i prossimi anni è lanciato: sarebbe interessante se i commissari del Miur inserissero anche un possibile ragionamento/dibattito nella potenziale traccia d’esame su Greta, divisa nei giudizi tra “eroina-mito” e “obiettivo di insulto e scherno”. Il vero problema o forse rischio è il “ruolo” che viene fatto interpretare dalla lodevole ragazzina svedese: un “feticcio” utilizzato per combattere la sfida dell’ambientalismo, amata e corteggiata da mezzo mondo istituzionale che per “lavarsi” la coscienza da anni di mancate politiche attive sul tema del clima ora prova a recuperare appoggiando le sfide di Greta e degli altri attivisti. Un esempio di questo rischio? La scelta per il prossimo anno di saltare del tutto la scuola per concentrarsi solo sulla sfida ambientalista e sugli scioperi: per dei ragazzi che ultimano il loro percorso di studi, un “esempio” del genere potrebbe essere assai interessante da inserire in un dibattito costruttivo che non si limiti a dire “Greta Thunberg Sì-Greta Thunberg No”.