Dopo il celebre attacco al mondo politico all’Onu, Greta Thunberg prosegue la sua battaglia per la salvaguardia dell’ambiente e del clima dicendo no ad un ricco premio. L’attivista svedese era stata scelta per il Nordic Council environmental award 2019, riconoscimento consistente in 46.800 euro: una cifra importante destinata alla paladina dell’ambiente, che con la sua proteste ha dato il via ai celebri Fridays for future. «I politici inizino ad ascoltare la scienza», la denuncia della 16enne, che ha spiegato perché ha rinunciato al premio: «Sono in California e non posso partecipare alla cerimonia: lo considero un grande onore, ma il movimento contro il cambiamento climatico non ha bisogno di ulteriori riconoscimenti. Ciò di cui abbiamo bisogno è che chi al potere incominci ad ascoltare gli scienziati».



GRETA THUNBERG RIFIUTA PREMIO DI 46 MILA EURO

No ai riconoscimenti, sì ai fatti concreti: Greta Thunberg ha chiare in testa le priorità della lotta contro i cambiamenti climatici. Finita nel mirino degli haters, basti pensare al fantoccio impiccato rinvenuto a Roma, l’attivista ha comunque riconosciuto il grande prestigio dell’istituzione che le ha assegnato il premio. Ma le sue parole, lette da due attivisti del clima presenti alla cerimonia, sono chiare: «Il movimento per il clima non necessita di altri premi: le belle parole non mancano, ma è tutta un’altra storia quando andiamo a vedere le emissioni dei nostri Paesi e il nostro impatto ecologico personale». Dopo aver ringraziato il Consiglio Nordico, la Thunberg ha colto l’occasione per lanciare una frecciatina ai Paesi dell’area nordica, rei di non essere all’altezza «della loro reputazione sulle questioni climatiche».

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