Greta Thunberg si scaglia di nuovo contro Vladimir Putin. Stavolta l’attivista svedese attacca il presidente della Russia per l’attacco alla diga di Nova Kakhovka, che ha definito «l’ennesima atrocità che lascia il mondo senza parole». Non usa mezzi termini l’attivista ambientale, che oltre a parlare di «continuazione dell’invasione non giustificata dell’Ucraina», definisce il disastro «un ecocidio, di cui Mosca deve essere ritenuta responsabile». Il tweet, pubblicato ieri sera, ha anticipato quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha annunciato di aver creato un gruppo di lavoro internazionale di alto livello «sui crimini ambientali della Russia».
Inoltre, ha ricordato che «non si tratta di un disastro naturale, o di una manifestazione della crisi climatica», ma di una catastrofe «causata dall’uomo». Nella fattispecie, l’auto di «questo disastro è Putin», sentenzia Zelensky, parlando non solo a Greta Thunberg, ma anche ad altri attivisti ed esperti, come Margot Wallstrom, ex ministra degli Esteri della Svezia e fino al 2004 commissario europeo per l’Ambiente. A Repubblica ha dichiarato: «L’entità del danno ambientale è immensa, comprende effetti disastrosi su acqua, cibo, nucleare, biodiversità, energia, sostanze chimiche tossiche, inquinamento e detriti».
“BOMBA DI DISTRUZIONE AMBIENTALE MASSICCIA”
Il gruppo di lavoro istituito da Zelensky deve ora valutare i danni e trovare le risposte alle minacce ambientali, oltre che meccanismi di responsabilità «per affrontare questi crimini e mobilitare il supporto di fondi, tecnologie e competenze». Il presidente dell’Ucraina aveva già parlato di una «bomba di distruzione ambientale massiccia» in riferimento al petrolio riversato nel fiume Dnepr dopo l’attacco. Un danno che potrebbe colpire interi ecosistemi, oltre che le persone, in quanto rischiano di sviluppare forme di cancro e mutazioni genetiche. Tutti aspetti che preoccupano Greta Thunberg, tornata ad attaccare la Russia. Già dopo l’invasione dell’Ucraina si era recata, insieme ad altri attivisti, di fronte l’ambasciata russa a Stoccolma in protesta contro la guerra. Invece, nel 2019 aveva attaccato ironicamente Vladimir Putin sostituendo la sua biografia su Twitter con le parole del presidente russo, che l’aveva definita «una ragazza carina ma poco informata», dopo il discorso della ragazza all’Onu, dove ora prosegue il rimpallo di accuse in merito alla responsabilità dell’attacco.