L’avvocato Giulia Bongiorno, che assiste la ragazza che ha denunciato Ciro Grillo e altri tre giovani per un presunto stupro di gruppo, ha annunciato l’intenzione di portare il video di Beppe Grillo, in cui dice che il figlio è innocente e che la ragazza non avrebbe detto la verità sulla violenza, in Procura. «Reputo che sia una prova a carico». Non è tardata ad arrivare la replica dell’avvocato Gennaro Velle, che assiste Francesco Corsiglia, uno dei ragazzi indagati con il figlio di Beppe Grillo. «L’avvocato Bongiorno lo porti quel video, faccia quello che crede. Io avrei qualche perplessità, ma è inutile discuterne al di fuori dall’udienza», ha dichiarato all’AdnKronos il legale, che si occupa del caso con i colleghi Barbara e Romano Raimondo. L’intenzione della difesa è di replicare davanti al giudice. Dopo aver ascoltato le argomentazioni di pm e parte civile, potrà esporre le sue, «che sono squisitamente tecniche in fatto e in diritto». Non intende invece replicare nel merito dell’iniziativa di Giulia Bongiorno. «Non mi metto certo a replicare su una cosa del genere, una iniziativa che non so se sarà mai negli atti, ne parleremo».



CASO GRILLO, AVVOCATO VS DAMIANO DEI MANESKIN

L’avvocato Gennaro Velle non intende neppure commentare le dichiarazioni di Beppe Grillo in merito alla vicenda che vede coinvolto il figlio. «Non posso rispondere su ciò che ha detto il genitore di uno degli indagati, che non è nemmeno un mio assistito. Non mi metto a commentare se ha fatto bene o male e neanche mi metto a commentare su ciò che è stato detto ieri». Ma il legale di uno dei ragazzi indagati lancia, invece, una frecciata a Damiano dei Maneskin, che su Instagram aveva parlato di dichiarazioni disumane. «Ho visto che anche i cantanti hanno adesso voce in capitolo… Ma è giusto, è l’espressione della libertà di parola. Vorrei che tutti potessero dire la loro, non solo sul processo di Tempio Pausania ma su tante altre cose su cui, invece, purtroppo, è calato un po’ di silenzio in questi mesi», ha dichiarato all’AdnKronos.



Ai microfoni dell’agenzia di stampa ha ribadito l’innocenza del suo assistito e degli altri indagati. «I ragazzi hanno ribadito la loro innocenza, poi l’attenzione mediatica è determinata dal fatto che il padre di uno di loro è un personaggio pubblico. Noi siamo sempre stati attenti a non intervenire per la delicatezza del procedimento. Sono coinvolti ragazze e ragazzi giovanissimi».

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