RETTIFICA DEL 13 AGOSTO 2021 In merito a quanto riportato nell’articolo seguente occorre precisare che il Prof. Mutti non fa parte né dei fondatori del CeSEM, né del suo organigramma, né dei suoi collaboratori, né tantomeno ha alcun potere di gestione sullo stesso e che, in ogni caso, il CeSEM non è “un blog nazi-maiosta”. Ci scusiamo pertanto con il Centro Studi Eurasia Mediterraneo (CeSEM) e con i nostri lettori.



Il giornale isrealiano Haaretz, ha scoperto che dietro il rapporto siglato con la Cina da Beppe Grillo, anti Uiguri, vi sarebbe un network a cui capo vi è Claudio Mutti, un personaggio a metà tra il nazifascismo e l’estrema sinistra (stando a quanto riferisce Gabriele Carrer su LeFormiche.net), che aveva legami con Gheddaffi, ma anche con Cina, Iran e Russia. Tutto comincia lo scorso primo giugno quando sul blog del fondatore del Movimento 5 Stelle appare un articolo dal titolo Per un’iniziativa di pace”, riguardante appunto la questione degli Uiguri, la minoranza cinese che abita nella regione dello Xianjiang, e che da anni viene perseguitata dal governo comunista di Xi Jinping, al punto che gli Stati Uniti e i suoi alleati l’hanno definita un genocidio.



Fin qui tutto normale se non fosse che negli scorsi giorni il docente di geografia alla Portland State University, Alexander Red Ross, ha pubblicato un’analisi dello stesso documento sul sopracitato quotidiano Haaretz, in cui punta il dito nei confronti del Centro Studi Eurasia-Mediterraneo (CeSEM, che ha promosso lo stesso documento). Claudio Mutti – riporta Formiche.net – “si descrive come un “nazi-maoista” unendo neofascismo a idee di estrema sinistra. In pratica, un cosiddetto rossobruno, antisemita e antioccidentale”. Mutti sarebbe stato arrestato più volte per terrorismo (anche in riferimento a Piazza Fontana) e poi prosciolto; in seguito si sarebbe convertito all’Islam sciita con il nome di Omar Amin, “lo stesso che scelse Johann von Leers, ex SS che fu consigliere del presidente egiziano Gamal Abdel Nasser”.



RAPPORTO UIGURI DI GRILLO, C’E’ DIETRO CLAUDIO MUTTI? “L’ITALIA HA FATTO PIU’ MALE CHE BENE”

Nel corso degli anni, ricorda ancora il portale, Mutti ha costruito rapporti con la Liba di Gheddafi, quindi la Cina, l’Iran (dove ha fondato una rivista, Jihad), e la Russia, mentre oggi dirige la rivista Eurasia. Alexander Red Ross commenta il rapporto firmato da Grillo come “semplice, volgare negazionismo”, e ancora: “Se l’obiettivo è quello di guadagnare credibilità per i punti di vista negazionisti del genocidio, gli alleati italiani della Cina sembrano aver fatto più male che bene”.

“D’altra parte – prosegue nella sua disamina – molte, molte meno persone leggeranno effettivamente il rapporto (e quindi avranno la possibilità di notare i suoi enormi difetti) rispetto a quelle che saranno esposte alla disinformazione concentrata di Maté e dei suoi compagni di Grayzone, i ‘giornalisti’ ‘indipendenti’ dedicati a tempo pieno a coprire i dittatori dal Venezuela alla Siria alla Cina, e a diffamare coloro che osano difendere i diritti umani e il dissenso”.