Un’importante operazione delle forze dell’ordine nei confronti di un gruppo terroristico di estrema destra, neonazista, è stata condotta stamane. Come riferisce l’edizione online del quotidiano Il Corriere della Sera, l’operazione è scattata alle prime luce dell’alba di oggi, martedì 15 novembre 2022, ed ha portato all’arresto di quattro persone, tutte accusate di essere appartenenti ad una associazione con finalità di terrorismo di matrice neonazista, suprematista e negazionista.



La Digos, la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, e il Servizio Polizia Postale e Comunicazioni, su delega del procuratore della Repubblica di Napoli, hanno così eseguito un’ordinanza d’arresto nei confronti di quattro persone gravemente indiziate di far parte di un gruppo neonazista con base in Campania, e precisamente nei paesi delle provincie di Napoli, Caserta e Avellino. Fra gli indagati è risultata anche una quinta persona, un uomo residente a Roma, per cui è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Quest’ultima, riferisce ancora il quotidiano di via Solferino nella sua edizione web, è gravemente indiziata di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.



BLITZ CONTRO GRUPPO TERRORISTICO NEONAZISTA: IL COMMENTO DEL MINISTRO PIANTEDOSI

Nel corso del maxi blitz delle forze dell’ordine di questa mattina, gli uomini della Digos e del servizio postale hanno dato vita anche ad una trentina di perquisizioni personali domiciliari e informatiche su tutto il territorio nazionale, e i quattro arrestati, appartenenti al cosiddetto Ordine di Hagal, erano già stati perquisiti nel 2021. Secondo alcune intercettazioni sarebbe emersa anche la possibilità che gli stessi avesse in dotazione delle armi e quindi l’intenzione di programmare delle azioni violente.



Il neo ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ha commentato così: «La notizia di oggi degli arresti in Campania, territorio di mia provenienza, è un campanello di allarme perché testimonia che il seme dell’odio si diffonde laddove non avremmo mai immaginato». Le parole dell’esponente dell’esecutivo sono state rilasciate a margine del convegno organizzato dalla comunità ebraica di Roma per il quarantennale dell’attentato al Tempio Maggiore.