La GTT, ovvero l’azienda che gestisce i trasporti pubblici a Torino, ha annunciato l’istituzione di un premio di produzione per i dipendenti che si presentano più frequentemente al lavoro. Si tratterebbe di una misura fine a combattere il sempre più diffuso assenteismo, tanto tra gli autisti, quanto tra i cosiddetti controllori, che tra i parcheggiatori e chi lavora a contatto con il pubblico. Nell’ultimo anno, infatti, sono sempre di più i dipendenti che decidono di prendersi qualche (troppi) giorno libero dal lavoro, toccando in certi casi anche le 150 assenze annuali. Così la GTT, gestita in parte dal comune di Torino, ha deciso di premiare chi, invece, si presenta, senza penalizzare gli assenteisti.



Il premio produttivo per i dipendenti della GTT di Torino

Parlando di dati, l’assenteismo sui mezzi pubblici di Torino, gestiti dalla GTT, ha toccato vette importanti nel 2022. In media si parla di 28,5/34,7 giorni di assenza all’anno, che toccano le vette tra i controllori, a quota 71,4 giorni, ma anche tra i parcheggiatori (tra i 47,6 e i 59,8 giorni). A conti fatti sembreranno pochi, ma non se si considera che nella media complessiva competono anche coloro che si presentano regolarmente al lavoro, che portano i giorni di assenza dei colleghi a picchi di 100/150 giorni.



Ora, per i dipendenti della GTT di Torino saranno previsti dei premi, che scatteranno a chi si presenterà per almeno 84 giorni per gli impiegati d’ufficio e 120 per il personale sui mezzi, pari a circa 1.500 euro esentasse. Serena Lancione, amministratrice delegata dell’azienda, ha spiegato al Corriere che “si tratta di un premio di produttività per incentivare le persone che dimostrano di essere presenti ed efficienti“. Sull’assenteismo, spiega che su 4.500 dipendenti è piuttosto normale che sia elevato, mentre il premio “è una leva, ma non l’unica, che abbiamo messo in campo per costruire un percorso virtuoso”. Secondo l’ad di GTT Torino, “la penalizzazione non porta da nessuna parte. L’azienda vuole che i lavoratori abbiano soddisfazione e si sentano partecipi del progetto. Sul fronte degli aumenti salariali abbiamo pochi strumenti, quello del premio di risultato è uno dei pochi a disposizione”.

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