In molti si chiedono se la musica auto-prodotta possa garantire un discreto guadagno. Nel mondo musicale sono cambiate tante cose negli ultimi 40 anni, dalla registrazione a bobine in studi specializzati e costosissimi, si è passati a software di normale utilizzo attraverso dei computer che hanno favorito la produzione musicale e artistica pur allargando la platea di potenziali artistiche e abbassando notevolmente la notorietà di ognuno.
Finché non sono entrate in gioco piattaforme come YouTube e Spotify che sono le più conosciute, ma non sono le uniche ad esempio abbiamo anche Amazon music e Tidal.
Guadagna online: è un lavoro più che un gioco
Ciascuna di queste piattaforme paga i propri iscritti in funzione delle visualizzazioni, dunque ciascun account gode di una sorta di ranking determinato da vari fattori, prima di tutto dal numero di visualizzazioni, dalla frequenza di ritorno di un utente su quel canale o account Spotify, dalla durata di visualizzazione di ciascun video o audio, dal numero di iscritti al canale.
Naturalmente quando ci si iscrive su Spotify come etichetta discografica, si gode già anticipatamente di un ranking migliore, Spotify è una piattaforma che devolve il 70% della pubblicità ai propri utenti produttori e artisti, si tratta dunque di una delle migliori opportunità di guadagno nel panorama musicale.
Guadagna online: perché Spotify è migliore
Salmo che ha 500.000 ascoltatori mensili, guadagna circa 5000 euro al mese.
Generalmente Spotify offre il 70% dei guadagni per ogni ascolto che si traducono in 0,07 euro a riproduzione quindi mille ascolti vengono pagati 70 euro.
Amazon music invece paga 10 volte di meno rispetto a Spotify, infatti mille ascolti equivalgono a 7,40 euro mentre Tidal paga 12 euro per mille ascolti.
Naturalmente potrebbe essere importante per un musicista essere presente su ciascuna piattaforma però questo non significa guadagnare necessariamente tanto poiché le altre piattaforme sono meno conosciute e su Spotify è necessario avere una buona fetta di pubblico di fedelissimi. Infatti chi conquista il 20% degli ascoltatori mensili guadagni molto di più.