Dopo le notizie circolate nella giornata di ieri, sono giunte delle frenate circa la candidatura di Roberto Gualtieri come candidato sindaco del Partito Democratico a Roma. Come riporta Tg La 7, oggi il segretario Enrico Letta ha incontrato l’ex ministro dell’Economia: «No a fughe in avanti, si decide ad aprile». Entrambi sono profondamente irritati per l’accelerazione delle scorse ore, evidenziando che la Capitale al momento ha altre priorità.



Uno dei commenti più recenti sul tema è quello dell’ex viceministro Marina Sereni ai microfoni di Sky Tg 24: «Da Roberto Gualtieri, stimato parlamentare europeo e ottimo ministro dell’Economia in un momento durissimo, è giunta una disponibilità che considero preziosa. Ma mancano ancora mesi alla prova elettorale e noi vogliamo costruire per Roma, così come per altre città, una coalizione ampia e culturale». (Aggiornamento di MB)



LA FRENATA DI LETTA SULL’IPOTESI GUALTIERI

Enrico Letta frena la candidatura a sindaco nella città di Roma in quota Pd dell’amico Roberto Gualtieri e fa sapere da fonti del Nazareno «non c’è nulla di deciso, il segretario non ha ancora avuto modo di aprire il dossier amministrative». Durante un incontro però con la stampa estera a Roma, è lo stesso ex Premier a tornare sul nome di Gualtieri: «Incontrerò Gualtieri prestissimo, è un ottimo nome e un grande amico, mi occuperò di Roma immediatamente. Non posso dire di essere stupito di come sia la situazione – ha aggiunto -. Roma vive delle grandi difficoltà, ma avremo modo di affrontare questi temi preparando il progetto del Pd e per questo motivo incontrerò Gualtieri al più presto».



Sempre Letta ricorda come nella Capitale «sarà una partita molto importante delle elezioni amministrative di autunno che saranno una tappa di avvicinamento alla costruzione di questa alleanza di centrosinistra e con i 5 Stelle che costruiremo in vista delle politiche del 2023». Nessun commento sulla possibile rottura tanto con Virginia Raggi – al momento ancora la candidata grillina per la Capitale – quanto con Carlo Calenda di “Azione” che fu il primo candidato sindaco capitolino con un programma e diversi impegni elettorali già affrontati e svolti da tempo: «Mi sono candidato il 12 ottobre. Ho ritenuto di avvertire l’allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra. Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla. In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell’imminente candidatura di Gualtieri. Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni», attacca l’ex Ministro Mise.

Commento altrettanto negativo arriva dal deputato Leu promotore di Roma Ventuno, Stefano Fassina: «Apprezziamo la disponibilità di Roberto Gualtieri alla candidatura a Sindaco di Roma. L’autorevolezza, la competenza e la generosità di Roberto è condizione necessaria per arrivare a governare Roma dalla parte giusta e con efficacia. Tuttavia, come lui stesso riconosce, non è sufficiente. La disponibilità di Roberto va incardinata su un programma di discontinuità, adeguato alle condizioni della nostra città, ancora priva di una rotta di sviluppo sostenibile, segnata da profonde disuguaglianze già prima del Covid e imprigionata da un assetto istituzionale da ridefinire». Secondo Fassina è giunto il momento di un aperto, partecipato e approfondito «confronto per arrivare al programma condiviso sul quale promuovere un radicale rinnovamento di classe dirigente sia per i Municipi che per il Campidoglio. Senza programma condiviso, le primarie diventerebbero una puntata di X-Factor. Lavoriamo sul programma, la coalizione progressista non può perdere ancora altri mesi per avere il candidato in campo pienamente legittimato. Siamo già in grande ritardo».

“STRAPPO” PD

Arrivata la svolta in casa Partito Democratico in vista delle elezioni amministrative di Roma: Roberto Gualtieri sarà il candidato sindaco per i dem. L’ex ministro dell’Economia ha accettato la proposta dei vertici Pd e sarà lui a sfidare il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle. E proprio sui grillini adesso si accendono i riflettori, considerando l’alleanza appena sancita a livello regionale e quella in rampa di lancio su scala nazionale…

Repubblica fa sapere che Gualtieri ha confermato la disponibilità a correre per la carica di sindaco al termine dell’assemblea nazionale del Partito Democratico e ora è in attesa che i segretari dem di Roma e Lazio fissino un appuntamento per incontrare il nuovo leader, Enrico Letta. I tempi saranno comunque brevi: formalità terminate entro questa settimana.

GUALTIERI CANDIDATO SINDACO PD A ROMA. E ORA COL M5S…

Roberto Gualtieri è già al lavoro per stilare il programma in vista della campagna elettorale ed ha detto sì alla proposta essenzialmente per due motivi: la possibilità di tenere unito il Centrosinistra e la possibilità di guidare la Capitale in vista del Giubileo 2025, senza dimenticare la gestione dei fondi che arriveranno dal Recovery Fund. Attenzione però alla situazione tra Pd e M5s: né i dem né i grillini hanno fatto un passo indietro. I pentastellati continuano infatti a sostenere la candidatura di Virginia Raggi e non è da escludere una rottura tra le due forze politiche, pensando in particolare ai toni particolarmente aspri della campagna elettorale. Punto interrogativo ancora sul Centrodestra: nonostante il pressing di Lega e FI, Bertolaso si è chiamato fuori e la coalizione sta valutando una serie di profili. Da non escludere l’ipotesi Andrea Abodi.