Dopo aver firmato il nuovo Dpcm, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato nuovi indennizzi entro metà novembre per quelle categorie penalizzate dal nuovo provvedimento. Il premier in conferenza stampa ha anche ringraziato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per essersi messo subito a lavoro su come affrontare il momento sul piano economico. “Stiamo lavorando affinché gli indennizzi arrivino il prima possibile. Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre”. Ma il ministro ha azzardato anche una data: “Forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto”. Di conseguenza, tutti coloro che hanno già fatto domanda per questi contributi, lo riceveranno in maniera automatica. Nell’intervista rilasciata, ha spiegato che le aziende interessate da tali ristori sono molte, oltre 300mila, forse 350mila. Si tratta di “tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm”. Ma è mistero sugli importi di tali indennizzi, oltre che sulla data precisa in cui verranno erogati a chi ne ha diritto



GUALTIERI SU NUOVI INDENNIZZI: “IMPORTI SUPERIORI” MA…

In realtà daremo un indennizzo superiore rispetto alla volta scorsa”, ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al Tg1. E quindi ha spiegato: “I mesi scorsi sono stati difficili e anche i prossimi lo saranno, quindi sarà un po’ superiore”. Oltre ad aver precisato che questi indennizzi “sono solo una parte delle misure”, il ministro dell’Economia non si è sbilanciato appunto sull’importo. Quel che si sa è cosa è successo a maggio, quando l’ammontare del contributo a fondo perduto fu determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi nel mese di aprile 2020 e l’analogo importo nell’aprile 2019. Le percentuali erano 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 erano inferiori o pari a 400.000 euro, 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro, 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro. Ma il contributo era comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

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