Roberto Gualtieri è il nuovo sindaco di Roma e ha le idee chiare per il futuro della Capitale. Sostenuto dal Centrosinistra unito, l’ex ministro dell’Economia ha sconfitto al ballottaggio delle elezioni comunali il candidato del Centrodestra Enrico Michetti e la prima telefonata da primo cittadino sarà a Mario Draghi: «Gli chiederò di vederci il prima possibile, per parlare del Giubileo, dell’Expo, del Pnrr; per capire come Roma può contribuire a questa stagione di rilancio del Paese che il governo sta guidando bene. E al tempo stesso come il governo può sostenere Roma», le sue parole a Il Messaggero.
C’è tanto lavoro da fare, ha ammesso Roberto Gualtieri, che s’è detto emozionato per il nuovo incarico alla guida di una città «che ha sofferto tanto». Ma non solo, a suo avviso il voto della Capitale ha anche un significato politico: «Se si può vincere a Roma unendo il centrosinistra, si può vincere così a livello nazionale. La prospettiva indicata da Letta di riunire tutte le forze progressiste è quella giusta. Il Paese non deve tornare in mano a una destra populista, non popolare».
ROBERTO GUALTIERI: “NON TEMO BIZZE NELLA COALIZIONE”
Roberto Gualtieri si è già messo al lavoro per la nuova giunta, fatta con forti presenze esterne ma non con esponenti del Movimento 5 Stelle o della lista Calenda: «Ovviamente siamo aperti a figure civiche […] Voglio rivolgermi a tutte le forze sociali, economiche, produttive: serve un patto per lo sviluppo, per l’occupazione. Chiedo a tutte le forze di questa città di partecipare a questa stagione di rilancio». Nessun timore, invece, per quanto riguarda possibili bizze nella coalizione come avvenuto nel corso dell’amministrazione Marino. Idee chiare, infine, sul Giubileo: «Io credo che il Giubileo del 2000 abbia funzionato, quello è l’esempio a cui guardare. Sono sincero: l’idea del mega-commissario mi lascia un po’ perplesso, ma ci siederemo subito al tavolo col governo per parlare della governance. E delle risorse».