«È bene dialogare con tutti, costruire un grande patto con tutte le forze sociali, economiche, produttive. Bisogna dialogare con l’opposizione. È fondamentale, passato il momento più difficile, non disperdere lo spirito costruttivo unitario»: così il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha risposto alle domande di Lucia Annunziata a “In mezz’ora” su Rai 3 dopo la lettera di Nicola Zingaretti al Corriere della Sera che proprio oggi invocava un nuovo clima di “concordia nazionale” per far ripartire il Paese. «Governi di grande coalizione non mi sembrano una soluzione utile in questa fase», specifica il n.1 del Mes e politico di spessore e peso all’interno della maggioranza guidata da Giuseppe Conte.



Ma non è solo la lettera del Segretario Pd ad aver agitato oggi le acque della maggioranza, ben più rumore ha fatto l’intervista a Repubblica di Carlo Bonomi, neo Presidente di Confindustria che non ha risparmiato critiche forti al Governo e al Premier Conte («questa politica rischia di fare più danni del Covid-19»): ebbene, Gualtieri prova a rispondere per le rime a distanza, «Una dette virtù necessarie quando si governa è cercare sempre di avere atteggiamento costruttivo, quindi non voglio replicare a parti dell’intervista che mi sono sembrate ingenerose, tenuto conto anche del dialogo che c’è stato e dell’attenzione che noi abbiamo riservato anche legittimamente alle proposte che Confindustria ci ha avanzato anche per il decreto Rilancio e che sono state tenute in considerazione in maniera consistente e accolte nel decreto».



GUALTIERI RILANCIA SUL MES

Concludendo la polemica con Confindustria, il Ministro dell’Economia ribadisce come si voglia guardare in positivo al lavoro ancora tutto da fare nei prossimi mesi: «E’ invece sbagliata la critica di dire che abbiamo voluto sostenere tutti: sì abbiamo voluto sostenere tutti. Abbiamo detto fin dall’inizio che avremmo voluto e dovuto sostenere le parti più deboli della società». Diviene poi il tempo degli annunci anche dalla Annunziata, con Gualtieri che spiega come nella prossima legge di Bilancio il Governo Conte-2 lavorerà per un progetto pluriennale di rilancio «senza precedenti che permetta di recuperare i ritardi e cambiare il Paese. L’obiettivo», spiega ancora l’esponente Pd, «presentare a settembre con il Def un piano per la ripresa per investire sul futuro, sull’innovazione, sulla digitalizzazione, sulla sostenibilità ambientale, sugli investimenti. Chiediamo a tutte le forze di contribuire e dare idee e proposte».



In merito alle risorse europee, in attesa di capire come sarà effettivamente strutturato il nuovo Recovery Fund, Gualtieri non scopre ancora le “carte” sull’utilizzo del fondo Salva-Stati: «Valuteremo tutti gli strumenti più convenienti che ci sono, che siano del Mes o del Sure. Valuteremo e faremo la scelta più utile, più giusta e più conveniente per il Paese e sono sicuro che ci sarà un senso di maturità e di responsabilità». Capitolo finale sui fondi che i Comuni chiedono da tempo avvicinandosi sempre di più l’incubo dei fondi che mancano e delle casse sempre più vuote: «i Comuni hanno ricevuto il primo bonifico da un miliardo di euro ed entro luglio avranno 3,5 miliardi. Ma se avranno un calo delle entrate, ed è possibile che sia superiore, saranno aiutati perché noi dobbiamo sostenerli al 100%. Avranno tutto quello che è necessario».