La riforma del fisco a cui sta lavorando il Governo non prevede la reintroduzione dell’Imu prima casa, né un aumento delle addizionali. Lo assicura Roberto Gualtieri nel suo intervento al congresso Ali. Il ministro dell’Economia sottolinea che l’obiettivo della riforma fiscale è opposto, cioè arrivare ad una «riduzione della pressione fiscale sul lavoro attraverso il contrasto a evasione e elusione». A tal proposito, si punta a riconvocare il tavolo sul tema, con il diretto coinvolgimento del premier, per accelerare il lavoro. Ci sono in particolare due argomenti su cui confrontarsi: riduzione dell’Irpef sul lavoro e sostegno alla genitorialità anche tramite l’assegno unico. Ma si prevedono anche misure per la lotta all’evasione e un sistema di razionalizzazione del sistema delle detrazioni fiscali, oltre al riordino dei sussidi ambientalmente dannosi. «Proprio ieri ho firmato il decreto sulla ripartizione dei 3,5 miliari di euro stanziati con dl Rilancio», ha detto Gualtieri in riferimento ai fondi per i Comuni.



GUALTIERI SU RIFORMA FISCO ED ENTI LOCALI

La prima tranche del 30% è stata erogata tempestivamente, quindi ora la restante parte sarà erogata ai Comuni entro la prossima settimana «proprio per compensare le mancate entrate. Complessivamente, parando di tutti i provvedimenti legati al Covid, si tratta di 13 miliardi di risorse per gli enti locali». Il prossimo decreto tra l’altro conterrà delle risorse aggiuntive per coprire le mancate entrate degli enti locali. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha ribadito l’impegno del Governo su questo fronte. Per quanto riguarda le tasse, ha chiarito: «Vogliamo ridurre la pressione fiscale sul lavoro e farlo attraverso il contrasto all’evasione ed elusione fiscale anche con la digitalizzazione». A tal proposito, Gualtieri ha sottolineato che sviluppo e modernizzazione sono le chiavi per attrarre investimenti. «Ed è quello che vogliamo fare in questo grande patto per lo sviluppo, che deve vedere coinvolti le politiche pubbliche e l’impresa e deve vedere anche negli enti locali un grande protagonismo».

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