Ancora un ragazzo ucciso a pugni per motivi futili, ancora una volta una vittima innocente massacrata di botte in strada. E’ accaduto a Bitonto, noto comune in provincia di Bari, in Puglia, durante la notte di domenica scorsa, 5 settembre, e la vittima è Paolo Caprio, 40enne artigiano del posto. Erano circa le 3:00 di notte al bar di una stazione di servizio molto affollata, quando un ventenne ha preso a pugni la sua vittima, colpendolo per ben tre volte: questi è caduto a terra, ha sbattuto violentemente la testa ed è quindi morto. Immediata la chiamata dei soccorsi e l’intervento degli uomini del 118, e sul luogo segnalato sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Bitonto nonché quella di Molfetta e di Bari.
Per il 40enne non vi è stato però nulla da fare, morto praticamente sul colpo a causa del colpo ricevuto alla testa. Gli inquirenti stanno invece cercando di ricostruire la dinamica, e in base a quanto emerso sembra che la vittima stesse guardando un po’ troppo alcune ragazze in compagnia dell’aggressore, e questi si sarebbe quindi infuriato. Il 20enne si è successivamente presentato in caserma con il suo avvocato prima che i carabinieri lo arrestassero, ed è stato in seguito individuato dalle telecamere. Come scrive IlGiornale.it si chiama Fabio Giampalmo, al momento in stato di fermo indagato per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e attraverso l’utilizzo di tecniche di combattimento tali da ostacolare la privata difesa.
40ENNE DI BITONTO UCCISO DI BOTTE: LA VERSIONE DELL’AGGRESSORE
“Stavamo parlando con le nostre mogli – ha spiegato il ragazzo ai microfoni del quotidiano La Nazione, che conosceva la vittima solo di vista – quando Caprio si è avvicinato e ha cominciato a guardare in maniera provocatoria le donne. L’ho affrontato e gli ho detto: ‘Sempre avanti e indietro devi andare?’. Poi l’ho colpito al volto con tre pugni e lui è caduto a terra. A quel punto sono andato via, non pensavo fosse morto”.
Così invece il sindaco di Bitonto, che ha commentato l’accaduto attraverso un post su Facebook: “Nella tarda notte – ha scritto il primo cittadino, Abbaticchio – in una stazione di servizio alle porte della città, una rissa ha provocato la morte di un nostro concittadino. Senza armi la fine di una esistenza umana è stata decretata da violenza per motivi, sembrerebbe, non legati a questioni criminali. È vero la prepotenza e la barbarie stanno attraversando tutto il Paese (il Sud in particolare) consegnando l’immagine di una società sempre più sola ed abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie come questa. La vittima ed il presunto aggressore sono molto giovani per non lasciarci altro pensiero”.