Una guardia giurata di 32 anni nel pomeriggio ha ucciso la fidanzata di 23 anni e successivamente si è suicidato in un appartamento di via Anfossi, nel quartiere di Pontedecimo, nella periferia di Genova. Secondo una prima ricostruzione, come riportato dal Secolo XIX, l’omicidio sarebbe avvenuto mentre la vittima dormiva in camera da letto. Ad avvertire i soccorsi sono stati i vicini di casa, che hanno udito gli spari provenienti dall’abitazione.
I primi ad intervenire sul posto sono stati i militari della Genova Soccorso, i quali non hanno potuto fare nulla per salvare né l’uomo né la donna. Poco dopo sono arrivati anche il sostituto procuratore Francesca Rombolà e il medico legale per effettuare i necessari rilievi sulla scena del crimine. Il caso è stato affidato alla squadra mobile e agli agenti del commissariato di Cornigliano, che adesso stanno indagando sul passato della coppia per comprendere quale sia stato il movente dell’omicidio-suicidio.
Guardia giurata uccide la fidanzata e si suicida a Genova: la coppia era in crisi?
In base alle prime ipotesi avanzate dagli inquirenti, come riportato dal Secolo XVX, pare che la guardia giurata di Genova possa avere ucciso con un’arma da fuoco (probabilmente quella di servizio) la fidanzata per gelosia. Non è chiaro se la coppia fosse in fase di rottura o meno. L’abitazione di via Anfossi, nel quartiere di Pontedecimo del capoluogo ligure, pare fosse di proprietà della ventitreenne, la quale è stata colpita dagli spari nel pomeriggio mentre dormiva. Il suo cadavere è stato rinvenuto ancora sul letto, mentre quello del compagno era in un’altra stanza.