Sopravvissuto al Coronavirus ma con un conto salatissimo da pagare all’ospedale che lo ha guarito. E’ questa la storia dello statunitense Michael Flor, un uomo di 70 anni che per due mesi ha lottato contro il Covid-19 nell’ospedale di Seattle. Un ricovero lungo 62 giorni, reso necessario per via dei sintomi molto gravi che su di lui ha avuto la malattia. Dopo essere finalmente tornato a casa, però, è arrivata la brutta sorpresa come racconta Fanpage.it. L’ospedale che lo ha salvato, infatti, gli ha presentato un conto salatissimo, al punto tale da farlo sentire in colpa per essere ancora tra di noi. L’uomo era entrato in ospedale il 4 marzo scorso ma la sua situazione era poi precipitata facendo prolungare il suo ricovero fino al 6 maggio, quando è finalmente tornato a casa. Pochi giorni dopo però gli è stato recapitato il conto riassunto in ben 181 pagine contenenti tutti i dettagli delle terapie che gli sono state somministrate, tra cui il ricovero in terapia intensiva e l’uso di un ventilatore polmonare. Ebbene, il totale della fattura da pagare al nosocomio ammonta ad oltre un milione di dollari, precisamente 1,1 milioni di dollari.



GUARITO DAL COVID: IL CONTO SALATO DALL’OSPEDALE

“Mi sento in colpa per essere sopravvissuto”: è stato questo il commento della settantenne dopo essersi visto recapitare il conto salatissimo dall’ospedale nel quale è rimasto ricoverato per circa due mesi a causa del Coronavirus. Nella fattura dettagliatissima sono comprese quasi tremila voci di spesa, circa 50 al giorno, ed esclude le due settimane di convalescenza che l’uomo ha trascorso in un’altra struttura. In realtà il signor Flor non sarà chiamato a versare un solo centesimo grazie alle nuove regole varate al Congresso statunitense per far fronte all’emergenza Coronavirus, secondo le quali tutto ciò che non è compreso dalla sua assicurazione sarà pagato dallo Stato. Tuttavia l’uomo è rimasto comunque molto colpito dalla fattura e dalle numerose voci contenute, recapitata a casa come una semplice lettera. Ai media locali Michael ha dichiarato: “Mi sento in colpa per essere sopravvissuto. Perché proprio io ho meritato questo? Guardare l’incredibile costo di tutto ciò aggiunge sicuramente altro dolore. Sono stati un milione di dollari a salvarmi la vita, e ovviamente direi che sono soldi ben spesi ma so anche che potrei essere l’unico a dirlo”.

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