Guè Pequeno, il nuovo album Madreperla come manifesto della sua concezione musicale

Come raccontato dal Corriere della Sera, Guè Pequeno ha scelto un modo insolito per presentare il suo nuovo progetto musicale Madreperla. Il rapper ha realizzato una vera e propria masterclass presso il teatro Triennale di Milano, sfruttando i nuovi brani presenti nell’album per raccontare la sua visione della scena rap e non solo. Tra i temi affrontati, Gue Pequeno ha accennato anche alle sue perplessità rispetto ad una possibile deriva pop, al momento esclusa in maniera categorica.



Rap non è parlare a tempo su una base, ma avere un flow fatto di citazioni e figure retoriche e non un insieme di parole a caso”. Commenta così Guè Pequeno, la teoria secondo la quale Adriano Celentano con “Prisencolin” sia il primo esempio di rap nel mondo. Sulla scrittura e anima dei testi, l’artista ha spiegato: “Devono avere dietro uno storytelling, non solo essere giochi fonetici che sento molto nella nuova generazione”. Guè Pequeno ha poi utilizzato il nuovo brano “Prefissi” per accennare a quanto la sua vita di strada abbia inciso sul suo percorso professionale. “La piazza mi ha insegnato codici e valori. Ho vissuto esperienze che mi hanno formato“. Sulle possibili sperimentazioni pop ha invece spiegato: “L’unica cosa che non ho coraggio di fare è il pop. Anche le hit radio che ho avuto sono sempre state brani black”.



Guè Pequeno, dalla presenza a Sanremo al caso Madame

Nel corso della masterclass tenutasi presso il Teatro Triennale di Milano, Guè Pequeno ha fatto riferimento anche alla sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo al fianco di Salmo. L’artista ha accennato alla riluttanza che spesso il mondo rap ha avuto nei confronti della kermesse, salvo poi svoltare negli ultimi anni. “Noi rapper lo ripudiavamo, prima di Baglioni era una cosa vetusta“. Gue cita anche Lazza, commentando la sua presenza sul palco dell’Ariston: “Fossi in lui avrei aspettato, non ha ancora molto da dire“.



Come riportato dal Corriere della Sera, Guè Pequeno ha anche accennato alle vicende di cronaca che negli ultimi giorni hanno visto come protagonista la collega Madame. Nell’ambito della presunta truffa dei vaccini ad opera dell’artista, il rapper ha affermato: “Indipendentemente dalla sua scelta, mi colpisce l’accanimento. Del resto ha scelto di essere una presente sui social su ogni tema, è una Fedez al femminile“. In chiusura, passa in rassegna il brano “Free” per accennare al periodo politico attuale: “Dalla dittatura del politically correct all’ipocrisia di chi parla di black lives matter ed è razzista. Siamo il paese più razzista d’Europa“.