Guenda Goria come sta? “Fuori pericolo, ma…”
Guenda Goria sta male, ma adesso è fuori pericolo. Dovrà stare sotto osservazione, come ha raccontato lei stessa attraverso Instagram, in seguito al malore per il quale è stato necessario chiamare il 118. La figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria è stata trasportata prontamente in ospedale e lei non ha esitato un solo momento ad aggiornare e a rassicurare i propri follower sulle sue condizioni di salute. “Voglio ringraziarvi dell’affetto, in questo momento sono fuori pericolo, dovrò stare a riposo in luoghi dove posso chiamare il 118 facilmente almeno per qualche settimana. Desidero tranquillizzarvi, io mi sento stanca ma bene. Vi leggo e mi avete fatto tanta compagnia grazie”.
“Ho condiviso con voi la mia esperienza con l’endometriosi è stata di aiuto a tante donne. Il social non serve solo a mostrarsi sexy, ma anche per sensibilizzare. Decine di influencer non collaborano con le associazioni, ma non farò nomi. Solo io”, ha continuato amareggiata la showgirl.
Guenda Goria, sfogo e ringraziamenti su Instagram dopo il malore
Sul suo profilo Instagram, tramite delle stories, Guenda Goria ha raccontato: “Quando mi hanno spiegato la causa dell’emorragia sono rimasta senza parole. Non sapevo di essere incinta, non avevo nessun sintomo e non sapevo cosa fosse la gravidanza extraeuterina. Ho scoperto che può essere molto pericolosa”.
Quindi i ringraziamenti a chi non ha perso un secondo per starle vicino, in barba alle polemiche innescate sotto i suoi commenti. “Ringrazio la mamma, papà e Mirko che mi sono stati vicino”, le parole di Guenda. Non c’è spazio quindi alla polemica con Selvaggia Roma, redarguita dal fidanzato di Guenda Goria: “E menomale eravate amiche. Tu non sarai sicuramente d’accordo, ma sai Guenda meno di un anno fa quanta gente ha aiutato per l’endometriosi? Non hai idea (condividendo sui social un problema poco conosciuto e che molte ragazze hanno scoperto grazie a lei). Evitiamo di usare giudizi nei confronti di una ragazza che stanotte ha rischiato la vita. Vergogna”.