Guenda Goria
, nata e cresciuta nel mondo dello spettacolo, ha deciso di seguire la strada di mamma Maria Teresa Ruta e di papà Amedeo Goria cercando, poi, di dare voce al proprio talento. Pur lavorando nel mondo dello spettacolo, infatti, Guenda Goria ha scelto il teatro. Protagonista dello spettacolo “La pianista perfetta”, dedicato interamente alla figura di Clara Schumann, compagna del compositore Robert, in scena fino al 2 febbraio al Teatro Litta di Milano, Guenda Goria si racconta ai microfoni de Il Giornale svelando di essere sempre stata libera nelle sue scelte professionali. Nessuna influenza da parte dei genitori che le hanno sempre e solo dato il buon esempio. “Nessun consiglio da parte loro. Secondo me, i genitori devono dare solo l’esempio giusto. Posso aver preso qualcosa da loro, perché li ho osservati sempre, mia madre soprattutto. Lei è una grandissima professionista, carica, scarica la macchina, porta e trasporta gli abiti di scena, lei è un vero operaio dello spettacolo e io sono simile”, racconta.
GUENDA GORIA: “I MIEI GENITORI MI HANNO LASCIATA SEMPRE LIBERA”
A casa di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria c’è sempre stata tanta loibertà. Quella libertà che ha permesso a Guenda Goria di scegliere la propria strada senza alcune pressione, di studiare e di riuscire a realizzare i propri sogni professionali. “Sono sempre stata libera in casa, ma a questa libertà va associata la preparazione artistica, nel senso che ho avuto la possibilità di studiare pianoforte ed essere instradata. Però ho fatto le mie scelte, sempre in totale autonomia e aver respirato il mondo della spettacolo ti dà la libertà di esprimerti“, racconta Guenda. Per riuscire, tuttavia, a staccarsi dall’immagine dei genitori e a farsi conoscere come Guenda Goria, ha dovuto studiare e lavorare duramente. La strada scelta, infatti, non è stata facile da percorrere. “È un mestiere molto complesso, ho un carattere autonomo e ho sempre cercato la strada artistica che mi consentisse di esprimermi al meglio, senza mai domandarmi cosa chiedesse il mercato in quel momento. Quindi vado dove posso esprimermi e ho la fortuna di avere due genitori che mi lasciano autonoma e non mi indirizzano in quello che vorrebbero facessi”, conclude.