Guenda Goria, figlia di Amedeo Goria e Maria Teresa Ruta, è intervenuta in diretta ai microfoni di Rtl 102.5 News, nel corso della rubrica Trends&Celebrities condotta da Francesco Fredella e Simone Palmieri, ha parlato del suo nuovo spettacolo teatrale, “La Vespa”, in scena dal 31 agosto, nel quale recita accanto a Miriam Galanti, che sarebbe in crisi con Gilles Rocca, secondo i pettegolezzi del mondo del gossip, che troppe volte si dimentica che dietro a questo “gioco” ci sono persone in carne e ossa, capaci di provare sentimenti ed emozioni.



Goria, tuttavia, ha detto di non avere avuto sensazioni negative sul rapporto tra Miriam Galanti e Gilles Rocca, che rappresentano una coppia molto bella da vedere e che tiene molto alla propria riservatezza: “Miriam che è una bravissima attrice e una mia collega di accademia, dorme insieme a me. Sinceramente, mi sento di smentire queste voci. Lei è una donna molto riservata e io rispetto questa cosa. Io sono più sciolta nel parlare del mio privato, lei ama meno farlo. Queste voci non fanno piacere a chi magari vuole proteggere la propria privacy. Noi due siamo molto concentrate sul lavoro e mi sembra che questa storia non stia assolutamente influendo sullo spettacolo”.



GUENDA GORIA E IL SUO SPETTACOLO: “DINAMICA PSICOLOGICA DEI RAPPORTI PARASSITARI”

Guenda Goria ha quindi approfondito il discorso relativo al suo spettacolo teatrale, dicendosi felice, in quanto nella vita è importante essere coraggiosi e fare teatro è in questo momento un atto di coraggio. “Spero che le persone siano contente di tornare a teatro con un thriller psicologico, in cui succedono tante cose. Parla di un insetto molto particolare, più precisamente di un tipo di vespa, il falco della tarantola, che punge la sua vittima e gli inietta un uovo che cresce all’interno di quest’ultima, si sviluppa e fa morire l’animale che lo ospita, per cui è un parassita”.



Guenda, nella storia, è il ragno che viene punto dalla vespa: “Si tratta di una trasposizione della dinamica psicologica dei rapporti parassitari, in grado di spiegare come la violenza sia un veleno che si insinua tante volte nell’animo delle persone, delle donne, creando un meccanismo di ripetizione”.