Guenther Steiner, team principal della Haas dal 2016, ha parlato delle scelte della scuderia statunitense di Formula 1 in una intervista al Daily Mail. A far discutere, in particolare, è stata la rottura con Mick Schumacher dopo sole due stagioni. Il rapporto tra i due è stato raccontato nel corso di “Drive to survive”, la serie documentario di Netflix che mostra il dietro le quinte del Campionato del 2018.
In uno degli episodi, viene mostrato proprio il licenziamento di Mick Schumacher, che nonostante il suo leggendario cognome non si era dimostrato all’altezza del ruolo. In uno sfogo immortalato dalle telecamere, Guenther Steiner definisce il pilota tedesco “un morto che cammina” e lo rimprovera. “Gli diamo un anno per imparare, cosa fa il secondo giorno? Distrugge la macchina, ca*zo, solo perché l’altro è più veloce”, afferma il team principal della Haas. A distanza di diversi anni, quest’ultimo ha però negato di averlo maltrattato. Le scene più moderate e in cui lo spronava a fare meglio potrebbero essere state omesse da Netflix.
Guenther Steiner: “Alla Haas volevamo esperienza”. Il rapporto con Mick Schumacher
Guenther Steiner, team principal della Haas, ha ammesso comunque di non essersi pentito di avere rotto i rapporti con Mick Schumacher. “Avevamo bisogno di più esperienza”, ha affermato. È per questo motivo che la scelta per il sostituto è ricaduta su Nico Hulkenberg. La squadra, composta anche da Kevin Magnussen, era così completa. “Mi sento bene per quello che abbiamo fatto”. La strategia sta dando alla scuderia statunitense di Formula 1 delle importanti soddisfazioni.
“Abbiamo provato la modalità da rookie e non ha funzionato molto bene. Quindi siamo tornati a quella che conoscevamo – avere due piloti esperti – per provare a portare la squadra al passo successivo. Nico ha esperienza ed è stato principalmente con squadre di metà classifica ed è stato molto utile per loro. E Kevin è con noi per la sesta stagione. Lo conosciamo ed è esperto. Ora ha bisogno di dare dimostrazioni importanti”, ha concluso.