Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha fatto chiarezza in merito alla circolare sull’esercito diffusa negli scorsi giorni. “Voglio essere chiaro – le sue parole rilasciate stamane ai microfoni del Corriere della Sera – forze armate moderne ed efficienti sono garanzia in primis per i cittadini, per la loro sicurezza e per il ruolo dell’Italia nel mondo. E il contesto attuale lo richiede ancora di più. Fin dal mio insediamento l’adeguamento delle risorse della Difesa è stata una priorità che ho posto all’attenzione del Parlamento e dell’opinione pubblica. Negli ultimi due anni con le leggi di Bilancio si sono fatti importanti passi in avanti, a partire dagli investimenti”.



Quindi Guerini ha aggiunto, riferendosi anche all’ordine del giorno di aumentare al due per cento del Pil le spese militari: “Le Forze armate sono chiamate a rispondere a missioni decisive: la difesa dello Stato e dei suoi interessi vitali, la difesa degli spazi euro-atlantici ed euro-mediterranei, le missioni internazionali. E’ quindi necessario che gli uomini e le donne in uniforme siano messi in grado di svolgerle nel miglior modo possibile, con piena operatività e massima sicurezza. E che il Paese possa contare su uno strumento militare capace di difenderlo da tutte le forme di rischi. La Camera, a larga maggioranza, ha deciso di incentivare il governo a raggiungere in tempi rapidi questo obiettivo che riguarda la nostra appartenenza alla Nato”.



GUERINI: “LA NATO E’ UN’ALLEANZA DIFENSIVA NON UNA MINACCIA”

Il ministro della Difesa ha spiegato che l’Italia appoggia i paesi più esposti sul fianco sud-est, ed è disponibile “a rafforzare le misure di rassicurazione”, così come accadrà in Ungheria, dove “Parteciperemo a esercitazioni congiunte”. Si tratta di iniziative, precise ancora Guerini: “che sono il nostro contributo al rafforzamento della deterrenza in conseguenza delle scelte di Putin. La Nato è un’alleanza difensiva, non una minaccia. Chi racconta il contrario dice una bugia”.

Chiusura dedicata alla guerra in Ucraina e precisamente a Putin: “E’ tempo che capisca che non c’è altra strada che quella diplomatica. Ciò passa attraverso il riconoscimento che una vittoria strategica per lui non è più possibile. Bisogna lavorare a un negoziato trasparente e sincero che ponga fine alle sofferenze del popolo ucraino”.