Guerra, amore e fuga, diretto da Jack Smight

Mercoledì 14 febbraio, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16,35, la commedia del 1968 dal titolo Guerra, amore e fuga. La pellicola è diretta dal regista Jack Smight, che aveva esordito a metà degli anni ’60 con il thriller Detective’s story con Paul Newman. Le musiche hanno la firma del compositore italiano Carlo Rustichelli, divenuto celebre per avere realizzato la divertente ed orecchiabile marcetta per L’armata Brancaleone.



In Guerra, amore e fuga Smight torna a collaborare con il noto attore Paul Newman, vincitore nella sua brillante carriera di ben tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award. Al suo fianco l’affascinante attrice Sylva Koscina, attiva per quasi quarant’anni e protagonista di numerose commedie italiane di successo, tra cui Giulietta degli spiriti, di Federico Fellini (1964) e Vedo nudo (1969) di Dino Risi. Nel cast anche l’attore Tom Bosley, diventato famoso grazie al personaggio di Howard Cunningham in Happy Days.



La trama di Guerra, amore e fuga: una rocambolesca avventura in un periodo drammatico

Guerra, amore e fuga racconta la storia di un gruppo di soldati di varie nazionalità che viene catturato da italiani e imprigionato all’interno di un antico castello. I membri di questo gruppo hanno tutti lo stesso grado, quindi non riescono mai a raggiungere una decisione univoca nella scelta di un potenziale capo e, di conseguenza, tutti i loro tentativi di fuga si rivelano vani.

Gli Alleati approfittano quindi di un piccolo sotterfugio, inviando tra i prigionieri il soldato Frigg (Paul Newman), un abile combattente che in passato è riuscito più di una volta a fuggire dai luoghi in cui era stato rinchiuso per indisciplina.
Il protagonista viene quindi insignito di un grado superiore rispetto agli altri soldati e mandato al castello, dove diviene di fatto il capo dei prigionieri.



Nonostante Frigg sia assolutamente in grado di fare fuggire i compagni, inizia a perdere tempo poiché si innamora della contessa Francesca (Sylva Koscina). Finalmente è tutto pronto per l’evasione, ma la fuga viene rimandata per consentire al colonnello italiano che li supervisiona di ottenere il grado di generale.

La situazione si capovolge ulteriormente a causa dell’arrivo di un ufficiale tedesco che afferma che il Paese è ormai in mano ai nazisti e che è necessario deportare gli alleati in un campo di prigionia più sicuro.
Per fortuna Frigg è pronto a mettere in campo tutte le sue capacità per ottenere la libertà per se stesso e i suoi compagni…