Le bordate di Donald Trump non sono passate inosservate in Cina. La guerra dei dazi prosegue senza esclusione di colpi e, dopo l’annuncio degli Usa di nuove imposte sul Made in China, Pechino ha preso una posizione netta: «Questo protezionismo commerciale unilaterale e prepotente, con l’estrema pressione da parte americana, viola il consenso dei capi di Stato di Cina e Usa, raggiunto a Osaka», recita la nota del ministero del Commercio della Cina. Una situazione monitorata con grande preoccupazione a livello internazionale, con il premier della Gran Bretagna Boris Johnson che si è detto molto preoccupato della guerra dei dazi sulla linea Washington-Pechino. Uno scontro commerciale «non è il giusto modo di procedere», secondo il primo ministro britannico, sottolineando al suo suo arrivo a Biarritz – per il summit del G7 – che Londra potrebbe subire delle ripercussioni. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GUERRA DEI DAZI, TENSIONE ALLE STELLE

Riesplode, o meglio prosegue, la guerra dei dazi tra Usa e Cina. Donald Trump su tutte le furie per le nuove imposte promosse da Pechino, una stangata da circa 75 miliardi di dollari di Made in Usa, con il capo della Casa Bianca che ha preso una posizione netta: nuove tariffe fino al 30% per i prodotti cinesi. Come evidenzia Repubblica, a farne le spese potrebbe essere l’intera economia mondiale: aleggia lo spettro recessione e anche l’Unione Europea si è detta «preoccupata». Trump ha definito «nemici» sia il presidente della Fed Jerome Powell che il presidente cinese Xi Jinping, dicendosi pronto a dare il via libera alle dimissioni di Powell: «Se lo facesse, non lo fermerei». Ricordiamo che dall’1 settembre entreranno in vigore le misure di Washington sull’import di prodotti cinesi, mossa che ha spinto Pechino ad imporre nuovi dazi. E la Borsa ne risente…



GUERRA DEI DAZI, TRUMP VS CINA: “RISCHIO RECESSIONE”

Le nuove imposte sul Made in China scatteranno dall’1 ottobre 2019: Ansa spiega che i dazi saliranno al 30% su 250 miliardi di dollari di prodotti cinesi, il 5% in più. «Una decisione politicamente motivata», secondo Donald Trump, che avrebbe causato il crollo dei listini con il suo attacco a Powell: Dow Jones giù del 2%, Borse europee in rosso tra l’1% e il 2%. E il tycoon ha rivolto un messaggio a tutte le aziende americane: «Devo immediatamente cercare delle alternative, incluso riportare a casa le loro società e produrre negli States». Una guerra commerciale che, come evidenziato, preoccupa l’Europa: «Le guerre commerciali porteranno alla recessione, mentre gli accordi commerciali rafforzano l’economia», le parole del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk dal G7 di Biarritz. Insomma, il botta e risposta tra le due superpotenze potrebbe avere delle ripercussioni pesanti per tutti: attesi aggiornamenti…

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