Dario Fabbri, in collegamento con Uno Mattina, ha commentato gli ultimi risvolti circa la guerra in Medioriente, a cominciare dal recente attacco durissimo a Damasco da parte di Israele che ha provocato le ira dell’Iran e di Teheran: “Altra guerra per procura fra Israele ed Iran – le parole dell’esperto nel commentare l’episodio – una guerra non conviene a nessuno, non avrebbe un grande senso, soprattutto per l’Iran anche perchè Israele è l’unica potenza della zona con la bomba atomica, ma di certezze non ve ne sono”.



Su un possibile attacco sul suolo americano, Dario Fabbri spiega: “Il terrorismo che di solito ha colpito gli Stati Uniti non c’entra nulla con l’Iran, più di matrice arabo sunnita. Possiamo aspettarci altri attacchi su postazioni americane in Medio Oriente. Negli Usa non si può scongiurare ma fino ad ora ha colpito negli Stati Uniti e in Europa un terrorismo di matrice arabo sunnita quindi contro l’Iran”. Su Netanyahu, infine, Dario Fabbri ha confessato: “E’ debole da un po’, ma comunque lui non è granchè importante, noi tendiamo a sopravvalutarlo, la popolazione israeliana è molto divisa al suo interno, la parte occidentalista più o meno laica e quella invece più orientale, meno laica e religiosa. Netanyahu ha un valore estremamente relativo, la sua carriera politica finirà mentre la divisione di Israele no, così come le complicazioni mediorientali che trascendono Netanyahu”.

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