Sempre più tedeschi – specialmente se residente nell’Est un tempo controllato dall’URSS – temono ricadute della guerra in Ucraina sul loro territorio: lo dimostra un recentissimo sondaggio di cui parla il quotidiano Berliner zeitung, commissionato dalla Sahra Wagenknecht leader del partito di sinistra (sempre più popolare) BSW e dalla giornalista Alice Schwarzer all’istituto Insa, che oltre a sondare i timori del popolo tedesco gli ha anche chiesto quanto sarebbe favorevole a scenari di pace e all’interruzione alle forniture di armi.



Partendo dal primo – e forse più importante – punto del sondaggio sono in totale il 45% dei rispondenti ad temere (a vario titolo con le formule ‘molto’ o ‘abbastanza’) che la guerra in Ucraina potrebbe estendersi anche al suolo tedesco; e mentre il 45% nega fermamente questa ipotesi, la percentuale cresce ulteriormente fino al 55% se si guarda ai soli territori dell’Est.



Un dato importante e significativo perché – come peraltro confermano il 43% delle persone che hanno risposto al sondaggio – implica che nelle elezioni che si terranno il prossimo settembre la guerra in Ucraina giocherà un ruolo fondamentale: il belligerante Olaf Scholz – incrollabile nel suo sostegno a Kiev, salvo buchi di bilancio – potrebbe perdere una buona fetta di elettori, a totale guadagno di Wagenknecht che ha già più volte ribadito che intraprenderà la via della pace e della diplomazia.

Wagenknecht: “I tedeschi sono stufi della guerra in Ucraina e di Scholz”

Soffermandosi proprio sull’argomento pace, il sondaggio di cui vi stiamo parlando sulla guerra in Ucraina riporta un totale di rispondenti di quasi il 70% (33% “assolutamente favorevole” e 35% “abbastanza”) che chiede a gran voce di tornare alla diplomazia: solamente il 7% si è detto “assolutamente” contrario ad ulteriore riprova che la linea che stanno seguendo la maggior parte dei leader occidentali non è ben vista dalle rispettive popolazioni.



Entrando ancor più nel dettaglio dell’argomento, l’Insa ha anche scoperto con il suo sondaggio che il 65% dei tedeschi sarebbe favorevole ad offrire alla Russia un’interruzione delle forniture di armi per Kiev, in cambio dell’apertura di negoziati e trattative che portino alla fine della guerra in Ucraina: anche in questo caso solamente l’8% dei rispondenti riterrebbe la scelta “molto sbagliata”, con un 20% complessivo di persone contrarie.

“La maggioranza della popolazione – commenta la stessa Wagenknecht dopo la pubblicazione del sondaggio – ha una visione diversa della guerra in Ucraina rispetto al governo federale” e a quelli che lei definisce “media mainstream”; con una “maggioranza” che preferisce “meno armi e più diplomazia” in una vera e propria riscoperta di un sostegno che sia veramente “democratico” e che non ha nulla a che fare con la politica di “Scholz e (del suo predecessore, ndr.) Merz”.