IL DISCORSO ALL’UCRAINA DEL PRESIDENTE ZELENSKY

«Non abbiamo bisogno di una guerra. Non una Guerra fredda, non una guerra calda. Non una guerra ibrida. Ma se saremo attaccati dalle truppe nemiche, se proveranno a portarci via il nostro paese, la nostra libertà, le nostre vite, le vite dei nostri figli, noi ci difenderemo»: così il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha parlato alla nazione qualche ora prima dell’inizio invasione della Russia.



Quando ancora qualche margine negoziale era in corso, il leader ucraino già spiegava al suo popolo di quale immane tragedia si stava per abbattere sulla grande ma al contempo povera militarmente nazione ucraina. «Per la sicurezza del Donbass», così ha spiegato il Presidente russo Vladimir Putin in un discorso in tv che segue di qualche ora quello dell’omologo di Kiev. I carri armati partiti da Crimea, Bielorussia e Donbass stanno arrivando nelle principali città ucraine, con i primi bombardamenti iniziati e purtroppo già le prime decine di vittime anche tra i civili. «L’Ucraina vuole pace», ha ribadito in tutto modi Zelensky, parlando anche in russo in un passaggio per rivolgersi agli abitanti della Federazione Russa e farli desistere dall’insensato attacco.



L’APPELLO ALLA PACE E L’INVASIONE

«Vi hanno detto che questo è un piano per liberare l’Ucraina», ha proseguito nel suo discorso alla nazione tanto ucraina quanto russa il Presidente Zelensky, «ma gli ucraini sono un popolo libero; vi hanno detto che l’Ucraina è una minaccia per la Russia, ma non è mai stato così in passato, non è così adesso e non sarà così in futuro. Gli ucraini e il governo ucraino vogliono la pace». Il leader ed ex comico che ha vinto le Elezioni dopo la guerra nel Donbass dello scorso 2014, ribadisce che l’esercito ucraino non attaccherà, ma si difenderà con onore: «E mentre ci attaccherete vedrete la nostra faccia. Non le nostre spalle, la nostra faccia». Rivolgendosi poi alla disinformazione di Putin, Zelensky sottolinea che le notizie trasmesse in Russia raccontano di due Paesi completamente diversi: «la differenza principale è che la nostra versione sull’Ucraina è quella vera». La guerra è una tragedia immane ed è perdita di vite, conclude il Presidente chiedendosi se i russi vogliano davvero combatterne una, ma soprattutto per chi e per cosa stiano combattendo: «So che la Russia non mostrerà il mio appello sulla televisione nazionale. Ma le persone russe hanno bisogno di vederlo, hanno bisogno di conoscere la verità, e la verità è che è il momento di fermarsi prima che sia troppo tardi». Si rivolge poi anche ai cittadini europei spiegando che l’attacco in Ucraina è l’inizio di una «nuova grande guerra nel continente europeo, in gioco c’è la libertà di tutti». Solo qualche ora dopo quella guerra è veramente iniziata.