La Russia irrigidisce i muscoli e si dice pronta a sconfiggere definitivamente l’Ucraina: “Il nostro obiettivo è il controllo del Donbass e del sud dell’Ucraina”. Si spiegherebbe in questo modo l’inaspettato bombardamento di Odessa, obiettivo a cui sembrava i russi avessero rinunciato. Secondo il generale russo Minnekaev – stando a quanto riporta Repubblica – l’obiettivo è arrivare alla Transnistria, piccola regione della Moldavia dove da alcuni anni ha preso il potere un regime filorusso, in modo da impadronirsi della costa ucraina fino a Mariupol.
“L’obiettivo è chiaro, prendere tutta la fascia costiera dell’Ucraina in modo da soffocare l’economia di Kiev con il blocco di ogni sbocco al mare” ci ha detto il generale Carlo Jean, esperto di strategia, docente e opinionista. In questo modo, aggiunge “Kiev nel giro di poco tempo sarebbe costretta a capitolare”. Ma da parte ucraina, grazie all’arrivo di nuove armi, si parla invece di controffensiva: “La differenza fra offensiva e difesa non ha senso se parliamo di tecnica di armamenti, ha senso solo sugli obbiettivi che ci si propone”.
I russi hanno bombardato Odessa: significa che la città è tornata a essere un obiettivo primario per la Russia? Si era detto che era troppo impegnativo cercare di conquistarla.
L’obiettivo di Mosca è chiaramente occupare tutta la fascia costiera dell’Ucraina, in modo da collegare la Transnistria alla Crimea e a Mariupol. È esattamente lo stesso obiettivo di Caterina II, il Donbass rientrava nel suo piano imperiale della Novorossiya (Nuova Russia), creare una zona russa sul confine fra mondo occidentale e steppe eurasiatiche.
Insomma, Putin sulle orme della Russia zarista?
Sì, a Caterina II questo piano riuscì, togliendo l’autonomia anche a quella parte dell’Ucraina a ovest del fiume Dnepr.
Togliere all’Ucraina lo sbocco al mare significherebbe metterla in ginocchio?
Certo, lo ha detto anche il vicecomandante della regione centrale militare russa. È un obiettivo che possono proporsi, riducendo così quello che rimane dell’Ucraina in situazione di completa inferiorità economica perché le tolgono ogni sbocco al mare. Ma è una cosa che gli ucraini non accetteranno mai.
Infatti, Zelensky nelle ultime ore ha confermato l’arrivo di nuovi armamenti dall’Occidente. Ma sono armi difensive? Il consigliere della presidenza ucraina Podoljak promette “potenti controffensive”; saranno in grado di farle?
Le armi sono armi, dipende come vengono impiegate. Anche le armi controcarro possono essere usate in un’azione controffensiva: le forze ucraine si possono nascondere nei boschi e attaccare i russi che adesso con il cattivo tempo sono impantanati anche nel Donbass. La differenza fra offensiva e difesa non ha senso rispetto agli armamenti, ha senso rispetto agli obiettivi ci si propone impiegando quelle armi. Gli ucraini stanno ricevendo anche carri armati, artiglieria a lunga gittata e droni americani automatizzati a lunga gittata anch’essi.
C’è però da tener conto che i russi non esitano a mandare i propri soldati allo sbaraglio, mentre l’Ucraina non ha forze umane infinite.
I russi non hanno proprio i soldati.
In che senso?
Li stanno reclutando dalla Siria, dalla Libia, pare anche dall’Etiopia. Soprattutto i tatari dall’Uzbekistan, dove erano stati esiliati da Stalin in quanto avevano sostenuto i tedeschi, promettendo loro terre e proprietà in Crimea, loro terra di appartenenza.
Dmitry Rogozin, capo dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, ha affermato che l’uso di armi anti-satellite contro veicoli spaziali di altri Paesi potrebbe diventare causa della Terza guerra mondiale. Quanto contano satelliti e armi spaziali in questo contesto?
Le armi spaziali e i satelliti sono importantissimi. Grazie ai satelliti è possibile controllare ogni movimento a terra. Le comunicazioni sono tutte basate sui satelliti. Forse è per questo che Biden nei giorni scorsi ha ordinato al Pentagono di rallentare lo sviluppo di armi anti-satellite.
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha detto che occorre eliminare Putin per mettere fine alla guerra; e che servirebbe anche una de-putinizzazione della Russia. Lo ha sentito dagli alleati occidentali?
Non ha bisogno che glielo dica qualcuno, certe cose se le può inventare da solo. Eliminato Putin, ne fanno un altro. Non si elimina il sistema di potere russo esistente, anche se va detto che in un certo senso si sta eliminando da solo. Negli ultimi giorni sono state trovate sterminate le famiglie di tre oligarchi, in alcuni casi si sono uccisi da soli.
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