“Il Vaticano non può essere mediatore perché il papa è filorusso”. In questa affermazione, forse troppo perentoria, forse c’è più verità di quello che forse poteva capire quello sprovveduto consigliere ucraino (Mykhailo Podolyak, ndr). Intanto basta intendersi su che cosa sia una mediazione. In termini economici “la mediazione è attività professionale svolta da un terzo imparziale per assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo a composizione di una controversia, sia nella formulazione di una risoluzione stessa”.
È vero, il papa non è imparziale: è filorusso come è filoucraino, filoitaliano e perfino filocoreano del Nord. Uno che rappresenta un Altro che ha detto che bisogna amare persino i nemici non può essere contro nessuno, e quindi è filotutti. Del resto, come ho ricordato più volte, la diplomazia vaticana segue la regola che non si devono mai rompere le relazioni diplomatiche con nessuno. Certo, circa la presunta imparzialità di altri presunti mediatori ci sarebbero molte cose da dire. Il fatto è che per il caso specifico della guerra in Ucraina, la mediazione non può essere di un solo soggetto, ma di tutti, ciascuno secondo quello che può fare.
Il problema è che anche per i cosiddetti mediatori oggi c’è bisogno di un mediatore, perché sembra che non siano d’accordo neanche tra loro. Altrimenti, ad esempio, l’Onu sarebbe già intervenuta. Occorre poi ricordare che nessuna mediazione può sostituire la responsabilità delle parti in conflitto, che in questo momento sembrano proprio puntare alla vittoria e non alla pace.
Mi si permetta un’ultima osservazione, presa dall’Enciclopedia Treccani. Lì si dice che “Nel linguaggio teologico, in senso pieno, la funzione e l’opera di Gesù Cristo, in quanto unisce nella Sua persona la natura divina e la natura umana, con la Sua passione e morte ha redento l’uomo dal peccato riconciliandolo con Dio”. Questo è mediazione.
Se questi due grandi popoli di tradizione cristiana, alla faccia dei loro governanti, si ricordassero di questo indiscutibile Mediatore, forse non sarebbe così impossibile arrivare alla pace, anche fuori da tutti gli schemi, a cominciare da quel punto di divisione che sono i confini, che già tante tragedie hanno provocato.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI