IRAN ATTACCA ISRAELE OGGI? TUTTI GLI SCENARI E L’ALLARME USA
Secondo gli esperti dell’intelligence a Washington e Tel Aviv oggi 5 agosto 2024 sarebbe la data dell’inizio della guerra tra Iran e Israele: questo lo scenario ipotizzato per la risposta violenta di Teheran al duplice attacco israeliano compiuto a fine luglio dove sono morti sia il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh (colpito proprio nella capitale iraniana), sia il capo militare di Hezbollah in Libano, Fuad Shukr.
A sua volta, gli attacchi di Israele provenivano dall’attentato sulle alture del Golan contro la comunità drusa, e in risposta al fitto lancio di razzi che Hezbollah da giorni scaglia contro la Galilea per cercare di aprire un secondo fronte di guerra togliendo la “pressione” dell’Idf contro Hamas, alleato delle milizie filo-iraniane del Libano, nella Striscia di Gaza. Lo scacchiere del Medio Oriente è sempre più complesso e l’escalation di guerra tra Iran e Israele rischia davvero di divenire realtà nel giro di 24-48 ore. Tutte le principali ambasciate occidentali e non da giorni stanno invitando caldamente i propri connazionali ad abbandonare il Libano per timori di forti ripercussioni del potenziale scontro di guerra fra Iran e Israele: ieri anche il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, nel presiedere la riunione del G7 ha sottolineato come tutti gli italiani devono subito partire da Beirut.
«L’attacco dell’Iran e di Hezbollah contro Israele potrebbe avvenire nelle prossime 24-48 ore» ha confermato il Segretario di Stato americano Antony Blinken nella medesima riunione G7 delle scorse ore. Alle 20.15 ore italiane il Presidente Usa Biden sentirà il re di Giordania Abdullah II per provare ad intavolare un “cordone diplomatico” in grado di fermare sul nascere lo scontro a distanza fra Teheran e Tel Aviv. Secondo quanto riportano diverse fonti israeliane, Netanyahu starebbe addirittura pensando ad un attacco preventivo per scoraggiare e fiaccare l’Iran dal muovere guerra, che per Teheran finora è intesa come «risposta adeguata» agli assassinii di Haniyeh e Shukr. Nel frattempo, oltre al lavoro diplomatico, è in corso un fitto aggiornamento militare con il capo del Centcom, il Comando centrale americano, giunto in Israele per coordinare le azioni di difesa in caso di attacco dell’Iran: in un asse tra Pentagono, Shin Bet, Marina Usa e Idf, l’alleanza Israele-Usa è pronta a difendere e allo stesso tempo reagire contro Teheran, nonostante gli appelli alla pace e al dialogo Iran-Israele arrivino costanti ormai da giorni (ieri con forza anche da Papa Francesco).
MONDO ISLAMICO IN SUBBUGLIO: LA GUERRA IRAN-ISRAELE RISCHIA DI ESSERE MOLTO PIÙ DI UNO SCAMBIO DI RAPPRESAGLIE
Dal Marocco al Pakistan, dall’Indonesia all’Afghanistan fino allo Yemen: il mondo musulmano – prettamente sciita – si agita e protesta contro Israele e contro l’alleanza con gli Stati Uniti, mettendo in fila le azioni a Gaza, in Libano e a Teheran e minacciando guerra totale contro il nemico sionista-cristiano. La guerra Iran-Israele non è ancora esplosa ma rischia di mietere in prospettiva molte più vittime e molta più instabilità geopolitica di quanto già non abbia fatto lo scontro fra l’Idf e Hamas nella Striscia di Gaza dopo il 7 ottobre 2024: dietro l’Iran, come noto, restano sempre Cina e Russia come alleati storici, a maggior ragione in un momento storico dove la guerra in Ucraina ha portato i rapporti tra NATO e il Cremlino molto peggio dei minimi storici.
L’unità di intenti della vasta rete islamista eterodiretta dall’ayatollah Khamenei – che va da Hezbollah in Libano agli Youthi in Yemen, senza dimenticare Hamas in Palestina – è il vero tema chiave della potenziale guerra fra Iran e Israele: se infatti affianco dello storico alleato ebraico gli Stati Uniti e l’Occidente sarebbero i primi a difendere l’eventuale attacco mosso da Teheran, si avrebbe molto più che uno “scambio di rappresaglie” in quanto gli alleati iraniani giurano morte e vendetta da tempo contro lo Stato di Israele. «La risposta schiacciante della Repubblica Islamica lascerà un sapore dolce in bocca al popolo e alle forze della resistenza, così come a chi nel mondo cerca la libertà, e farà sì che questo regime, in particolare il suo sostenitore, ovvero gli Stati Uniti, si pentano delle proprie azioni», ha detto il capo del Parlamento di Teheran, Mohammad Baqer Qalibaf. La risposta dell’Iran mira a far cambiare a Usa e Israele «il loro sistema di calcolo in modo da non ripetere l’errore, deleterio per la loro stessa sicurezza e per la pace nella regione»., conclude ancora il leader iraniano, confermato poi dallo stesso ayatollah e dal neo Governo Pezeshkian.
Secondo il Premier Bibi Netanyahu Israele è pronto a respingere ogni attacco, «L’Iran e i suoi lacchè cercano di circondarci con una morsa di terrore. Siamo determinati a contrastarli su ogni fronte e in ogni luogo – lontano e vicino. Chiunque ci faccia del male pagherà un prezzo molto alto». Durante la cerimonia pubblica di domenica con presente anche il presidente israeliano Isaac Herzog, il Primo Ministro ha sottolineato come la pressione militare di Hamas a Gaza «porterà al raggiungimento di tutti gli obiettivi della guerra, compreso il ritorno a casa di tutti i nostri ostaggi, sia i vivi che i morti». La guerra contro l’Iran è ormai “giocata” su più fronti da tempo, conclude Netanyahu, e qualsiasi sarà la mossa di Teheran o dei suoi alleati «pagherà un prezzo molto alto l’asse del male dell’Iran».