Secondo quanto riferisce la CNN, l’intelligence americana avrebbe avvertito il presidente Biden circa il rischio di un imminente conflitto in Israele già nelle settimane precedenti l’attacco avvenuto esattamente una settimana fa. Secondo un aggiornamento del 28 settembre scorso, emergeva come il gruppo terroristico Hamas fosse pronto ad intensificare gli attacchi missilistici oltre confine. Il successivo 5 ottobre, invece, un telegramma della CIA metteva in guardia circa la crescente possibilità dell’uso della violenza sempre da parte di Hamas. Infine il 6 ottobre, il giorno precedente l’attacco, funzionari statunitensi avevano fatto circolare dei rapporti provenienti da Israele che indicavano delle attività insolite di Hamas.



Le fonti sentite dalla Cnn fanno comunque sapere che nessuno dei rapporti dell’intelligence americana ha fornito dettagli sull’operazione condotta, e non è chiaro se tali previsioni e valutazioni siano state condivise con Israele, nazione che notoriamente è in rapporti strettissimi con Washington. “Il problema è che niente di tutto questo è nuovo – ha detto una delle fonti vicine all’intelligence – è una cosa che storicamente è stata la norma tra Hamas e Israele. Cosa potrebbe essere successo? Hanno visto questi resoconti e hanno detto ‘Ok’”. Sempre la Cnn spiega come un alto funzionario di un paese arabo abbia affermato che il suo paese ha ripetutamente espresso le proprio preoccupazione ai funzionari statunitensi e israeliani sulla crescente pericolosità della rabbia della Palestina “Ma non hanno mai ascoltato ogni volta che li abbiamo avvertiti”, ha aggiunto il funzionario.



GUERRA ISRAELE, AVVERTIMENTI IGNORATI: “A GAZA ARMI OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE”

Un diplomatico del Medio Oriente a Washinton, ha invece aggiunto che il suo governo aveva ripetutamente avvertito Casa Bianca e intelligence circa il fatto che Hamas stesse accumulando armi: “Le armi che esistono a Gaza vanno oltre l’immaginazione – ha detto il diplomatico – anche le armi che esistono in Cisgiordania, attraverso Hamas, stanno diventando un vero problema e il controllo di Hamas in Cisgiordania è un vero problema”.

Da segnalare infine le parole di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, secondo cui l’evacuazione del nord di Gaza è impraticabile: “Appoggio pienamente l’avvertimento di Antonio Guterres secondo cui la richiesta di Israele di evacuare 1 milione di civili dal nord di Gaza attraverso una zona di guerra densamente popolata verso un luogo senza cibo, acqua o riparo in un territorio sotto assedio è estremamente pericolosa e praticamente impossibile”.