Dopo giorni di trattative il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione inerente la guerra fra Israele a Hamas, chiedendo più aiuti per Gaza ma non la fine delle ostilità. Un testo che non include quindi la frase “urgente sospensione delle ostilità” e che ha visto due grandi astenuti, la Russia, ma soprattutto gli Stati Uniti, che hanno deciso di non votare in quanto delusi dalla mancata condanna all’attacco di Hamas del 7 ottobre. La risoluzione sta facendo quindi discutere in quanto ignora la richiesta di una cessazione immediata delle ostilità, ma stabilisce misure “urgenti” per consentire “un accesso immediato, sicuro e senza ostacoli di aiuti umanitari” nella Striscia e per “creare le condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità” in un non meglio precisato futuro”, così come si legge sui siti dell’Ansa e di TgCom24.it.



Nella precedente bozza si chiedeva invece “l’urgente sospensione delle ostilità”. Hamas l’ha giudicata come “un passo insufficiente”, accusando di Stati Uniti di di aver “svuotato” il testo. “Negli ultimi cinque giorni, l’amministrazione statunitense ha lavorato per svuotare questa risoluzione della sua essenza e presentarla con questa formula debole… che sfida la volontà della comunità internazionale e dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di fermare l’aggressione di Israele contro il nostro popolo palestinese indifeso”, questo quanto si legge nella dichiarazione diffusa da Hamas, citata dalla Reuters.



GUERRA ISRAELE-HAMAS, APPROVATA RISOLUZIONE ONU: IL COMMENTO DI GUTERRES

Il segretario dell’Onu, Antonio Guterres, ha invece commentato la risoluzione sulla guerra fra Israele e Hamas così: “Per quanto difficile possa sembrare oggi, la soluzione dei due Stati – in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e gli accordi precedenti – è l’unica via verso una pace sostenibile e qualsiasi suggerimento contrario nega i diritti umani, la dignità e la speranza al popolo palestinese”.

E ancora: “Nulla può giustificare l’orribile attacco lanciato da Hamas il 7 ottobre o il brutale rapimento di circa 250 ostaggi”, il commento su X. Anche l’Ue, infine, si dice soddisfatta, considerando la risoluzione del consiglio dell’Onu sulla guerra di Gaza come il primo passo verso la pace. Dopo circa due mesi e mezzo di guerra a Gaza sarebbero morte già più di 20mila persone mentre i feriti avrebbero superato quota 53mila.