La guerra tra Israele e Hamas va avanti e le ultime notizie dal Medio Oriente rivelano che c’è stato un attacco nell’ospedale Nasser a Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza. I carri armati e i proiettili di artiglieria hanno preso di mira i piani superiori del complesso, causando diversi feriti e morti. A questi si aggiungono le almeno 11 vittime dei bombardamenti di ieri. Tra queste ci sono anche diverse bambine. È stato confermato anche il decesso di Hind Rajab, la bambina palestinese di sei anni dispersa. Era sopravvissuta ad un attacco in cui era stata uccisa la sua famiglia e aveva chiamato i soccorsi, che però non sono riusciti a ritrovarla prima che fosse troppo tardi. Anche due medici che erano andati a cercarla hanno perso la vita.



La situazione a Gaza è sempre più tragica e adesso anche dall’estero si punta il dito contro Benjamin Netanyahu. “La sua risposta agli attacchi del 7 ottobre scorso è esagerata”, ha commentato il presidente americano Joe Biden nelle scorse ore. Il numero uno di Israele non ha tuttavia alcuna intenzione di fermarsi e ha ordinato l’evacuazione di Rafah, dove i palestinesi si rifugiano al confine con l’Egitto, in vista di una nuova offensiva militare contro Hamas. L’ONU si è fermamente opposta alla possibilità di uno sfollamento forzato, sostenendo che “va contro il diritto internazionale”.



Guerra Israele-Hamas, ultime notizie: l’Oms lancia l’allarme sulle condizioni degli ospedali di Gaza

Anche l’OMS secondo le ultime notizie si è espressa su cosa sta accadendo nella Striscia di Gaza nel corso della guerra tra Israele e Hamas. La situazione è sempre più drammatica per i civili, che sono stati in gran parte sterminati. L’organizzazione ha messo in luce in particolare i danni causati dagli attacchi alle strutture sanitarie. “La scorsa settimana l’ospedale Al Awda nel Nord di Gaza è stato bombardato due volte. La prima volta sono stati distrutti parzialmente i serbatoi dell’acqua e completamente l’impianto di distillazione. Cosa che influisce sul lavoro dell’unità di sterilizzazione, i cui strumenti sono fuori servizio. Ora il sistema sta funzionando con device piccoli che richiedono un tempo più lungo per il processo”, questo il racconto di Mohamed Salha, direttore facente funzione della struttura, in un audio pubblicato su X dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. 



“Tutto questo in aggiunta alla completa distruzione del sistema di energia solare. L’ospedale fornisce servizi per più di 300 casi al giorno, nel campo dell’emergenza, della chirurgia generale e ortopedica, della maternità e altro. E soffre di una grave carenza di carburante, farmaci compreso anestetici, e forniture mediche. Inoltre non c’è cibo nel Nord della Striscia e l’ospedale ha difficoltà a fornirlo a staff e pazienti”, ha concluso.