GUERRA ISRAELE-HAMAS, ULTIME NOTIZIE: NESSUN SEGNALE DI CESSATE IL FUOCO

La guerra tra Israele e Hamas, secondo le ultime notizie, non sembra essere destinata ad una pace in breve termine. Anzi, il rischio è quello che si allarghi ulteriormente. La minaccia è arrivata Benny Gantz, il ministro del gabinetto di guerra di Tel Aviv. “O i nostri ostaggi torneranno o espanderemo l’operazione a Rafah. Non ci sarà neanche un giorno di cessate il fuoco e i combattimenti continueranno fino a quando i nostri obiettivi non saranno raggiunti. Anche nel mese di Ramadan”, ha affermato. A Monaco, intanto, l’esponente del Governo di Benjamin Netanyahu ha incontrato segretamente Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, premier del Qatar, per discutere la questione del rilascio dei connazionali ancora nelle mani dell’organizzazione terroristica.



Le sue parole, ad ogni modo, preoccupano l’Unione Europea, che ha sottolineato come un’espansione dell’azione militare a Rafah peggiorerebbe una situazione umanitaria già catastrofica. È in quella zona al confine infatti che si stanno radunando i palestinesi che riescono a mettersi in salvo dai bombardamenti. È lì inoltre che arrivano gli aiuti più consistenti. L’Egitto, secondo alcuni media internazionali, starebbe costruendo una sorta di recinto con alte mura nel Sinai vicino per farsi trovare pronto nel caso in cui si dovesse verificare un esodo degli sfollati. La notizia è stata però successivamente smentita dal Paese stesso. “Indirizzeremo la popolazione in aree protette”, ha assicurato il ministro israeliano Benny Gantz. Le sue rassicurazioni però non convincono affatto. Il rischio è che il numero di vittime a Gaza diventi ancora più drammatico.



GUERRA ISRAELE-HAMAS, USA VALUTANO ULTERIORE INVIO DI ARMI

A conferma del fatto che la guerra tra Israele Hamas è tutt’altro che prossima alla fine c’è anche l’indiscrezione del Wall Street Journal secondo cui gli Stati Uniti hanno intenzione di inviare ulteriori armi a Tel Aviv per un importo stimato di decine di milioni di dollari. La nuova fornitura comprenderebbe circa un migliaio di bombe MK.82, sistemi KMU-572 per la precisione delle bombe stesse ed altro. Il piano, che sarebbe ancora in fase di revisione, dovrà però prima essere approvato. Intanto, si continua a spingere per un cessate il fuoco che sembra tuttavia lontano.



La vicepresidente americana, Kamala Harris, a tal proposito, ha incontrato a Monaco il presidente israeliano Isaac Herzog in occasione della Conferenza sulla sicurezza. “Gli ho ribadito il nostro impegno a riportare a casa gli ostaggi tenuti da Hamas e a garantire la sicurezza di Israele. Abbiamo discusso degli sforzi per ottenere una pausa prolungata nei combattimenti, dell’importanza di aumentare l’assistenza umanitaria e della continua pianificazione per la Gaza post-bellica”, ha scritto su X. Tra i temi del colloquio anche il futuro della Striscia di Gaza al termine della guerra, a proposito del quale nei giorni scorsi si è espresso Benjamin Netanyahu, escludendo l’ipotesi della creazione di uno Stato palestinese.